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...con Amelia
“Supercoppa negli Emirati, il calcio è dei tifosi. Milan, se parte il Pipita prendi Pato. Piatek, due-tre anni prima di essere top. Donnarumma presente e futuro. Io e la Lupa Roma...”
Supercoppa negli Emirati Arabi, a Gedda. In campo oggi Milan e Juventus. “Il fatto che all’estero il nostro calcio abbia ancora un appeal importante e ci siano nazioni interessate ad ospitare una finale tra due club blasonati della Serie A è positivo. Ma non si deve mai dimenticare che il calcio esiste grazie ai milioni di tifosi che vanno allo stadio. Se da una parte è giusto promuovere il nostro movimento calcistico in giro per il mondo, credo sarebbe giusto anche investire una parte dei proventi dei diritti tv nazionali e internazionali per adeguare gli stadi italiani per renderli più sicuri e confortevoli per tifosi e famiglie”, dice a TuttoMercatoWeb l’ex portiere rossonero, oggi allenatore della Lupa Roma, Marco Amelia.
Sulla carta la Juve è favorita.
“È chiaro che nella partita secca tutto puó succedere, ma sulla carta la Juventus ha qualche chance in più”.
Al Milan tiene banco il caso Higuain, che è scontento e potrebbe andare al Chelsea. Giusto farlo andare via?
“La serenità per un calciatore è indispensabile, con Rino il rapporto mi sembra buono. Ma ci sono tanti fattori che incidono nelle scelte di un professionista, tecnici, economici e personali. Il Milan ha investito molto e probabilmente si aspettava qualcosa in più. Un club ha il dovere di riflettere sempre per programmare, a maggior ragione se ha dei paletti da rispettare negli investimenti sul mercato. Mi auguro che, qualsiasi sia l’epilogo di questa vicenda, sia la soluzione migliore per il bene del Milan”.
Chi il sostituto ideale del Pipita?
“Personalmente vedrei bene un ritorno di Pato, che è molto motivato a rientrare in Europa per dimostrare di essere ancora tra gli attaccanti più forti in circolazione. Ora è maturo, nel pieno delle sue potenzialità, e poi sa cosa significa essere un giocatore del Milan”.
Le piace Piatek? Pronto per il grande salto?
“Piatek è un attaccante di valore, ma per considerarlo un top vorrei che si confermasse per due-tre stagioni ad alti livelli”.
Per Donnarumma una stagione tra alti e bassi. Come l’ha visto fin qui?
“A mio avviso Gigio ha avuto pochi bassi e molti alti, ha ritrovato serenità e sta lavorando bene. Le prestazioni sono sempre positive e spesso decisive. Sarà un punto fermo per il Milan del presente e del futuro”.
Il portiere da cui è rimasto impressionato?
“Al momento dico Audero della Samp, mi è sempre piaciuto da quando lo vidi per la prima volta in Primavera con la Juventus. Non mi aspettavo già al primo anno prestazioni di questo livello, sta facendo molto bene soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e nell’interpretazione del ruolo”.
Che effetto le fa non vedere Buffon in Serie A?
“Fa un effetto particolare, negli ultimi 20 anni Gigi ha scritto la storia del ruolo, è strano vederlo al Psg, ma è giusto così. Sta vivendo un’esperienza importante, di calcio e di vita, ha tutto il diritto di sognare la Champions”.
E lei, come procede alla guida della Lupa Roma?
“Esperienza difficile, ma decisamente formativa e istruttiva. Un punto di passaggio utile al mio processo di crescita per poter migliorare sotto tutti gli aspetti”.
Dove si vede il prossimo anno?
“Siamo ancora a metà stagione, ho la responsabilità di un gruppo di ragazzi e condivido con loro la necessità di restare fortemente concentrati sul presente: abbiamo ancora il nostro obiettivo da conquistare”.
Sulla carta la Juve è favorita.
“È chiaro che nella partita secca tutto puó succedere, ma sulla carta la Juventus ha qualche chance in più”.
Al Milan tiene banco il caso Higuain, che è scontento e potrebbe andare al Chelsea. Giusto farlo andare via?
“La serenità per un calciatore è indispensabile, con Rino il rapporto mi sembra buono. Ma ci sono tanti fattori che incidono nelle scelte di un professionista, tecnici, economici e personali. Il Milan ha investito molto e probabilmente si aspettava qualcosa in più. Un club ha il dovere di riflettere sempre per programmare, a maggior ragione se ha dei paletti da rispettare negli investimenti sul mercato. Mi auguro che, qualsiasi sia l’epilogo di questa vicenda, sia la soluzione migliore per il bene del Milan”.
Chi il sostituto ideale del Pipita?
“Personalmente vedrei bene un ritorno di Pato, che è molto motivato a rientrare in Europa per dimostrare di essere ancora tra gli attaccanti più forti in circolazione. Ora è maturo, nel pieno delle sue potenzialità, e poi sa cosa significa essere un giocatore del Milan”.
Le piace Piatek? Pronto per il grande salto?
“Piatek è un attaccante di valore, ma per considerarlo un top vorrei che si confermasse per due-tre stagioni ad alti livelli”.
Per Donnarumma una stagione tra alti e bassi. Come l’ha visto fin qui?
“A mio avviso Gigio ha avuto pochi bassi e molti alti, ha ritrovato serenità e sta lavorando bene. Le prestazioni sono sempre positive e spesso decisive. Sarà un punto fermo per il Milan del presente e del futuro”.
Il portiere da cui è rimasto impressionato?
“Al momento dico Audero della Samp, mi è sempre piaciuto da quando lo vidi per la prima volta in Primavera con la Juventus. Non mi aspettavo già al primo anno prestazioni di questo livello, sta facendo molto bene soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e nell’interpretazione del ruolo”.
Che effetto le fa non vedere Buffon in Serie A?
“Fa un effetto particolare, negli ultimi 20 anni Gigi ha scritto la storia del ruolo, è strano vederlo al Psg, ma è giusto così. Sta vivendo un’esperienza importante, di calcio e di vita, ha tutto il diritto di sognare la Champions”.
E lei, come procede alla guida della Lupa Roma?
“Esperienza difficile, ma decisamente formativa e istruttiva. Un punto di passaggio utile al mio processo di crescita per poter migliorare sotto tutti gli aspetti”.
Dove si vede il prossimo anno?
“Siamo ancora a metà stagione, ho la responsabilità di un gruppo di ragazzi e condivido con loro la necessità di restare fortemente concentrati sul presente: abbiamo ancora il nostro obiettivo da conquistare”.
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