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Siviglia-Lazio 1-0, al 45' la decide Ben Yedder. Rigore negato a Lulic
Il Siviglia chiude in vantaggio il primo tempo della gara contro la Lazio, valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Al Sánchez-Pizjuán, almeno finora, la decide un gol del "solito" Ben Yedder al 20'. Poco prima i biancocelesti avevano reclamato però un calcio di rigore per un atterramento in area su Lulic.
INFIERNO BLANQUIRROJO - Avvio timido della Lazio, che per almeno dieci minuti subisce la maggiore qualità di palleggio degli avversari, caricati fin dal pre-partita da un tifo dal calore sudamericano. È infatti il Siviglia a partire meglio, lanciandosi in avanti per cercare subito di archiviare il discorso qualificazione. Già al 5', intanto, mister Machin deve sostituire Escudero, tra i migliori all'andata, per un problema muscolare: al suo posto Quincy Promes sulla fascia sinistra. La pressione dei nervionenses aumenta, anche grazie alla corsa dell'ex Spartak Mosca, ma per Strakosha non si registra alcun tipo di pericolo.
RIGORE NEGATO-GOL SUBITO - I biancocelesti prendono così fiducia e sfiorano il vantaggio con un grande inserimento al 17' di Lulic, che sfrutta un velo di Caicedo e una dormita della difesa avversaria per presentarsi a tu per tu con Vaclik. Provvidenziale l'intervento di Mercado, che forse con un pestone ferma il capitano della Lazio tra le polemiche ospiti. Rigore negato, gol subito: dopo un altro tentativo dei biancocelesti, stavolta con una punizione di poco alta di Cataldi, è infatti il Siviglia a rompere l'equilibrio del match col solito Ben Yedder. Il match winner dell'andata serve dal limite Sarabia al 20', conclusione dello spagnolo e respinta corta del portiere su cui si inserisce lo stesso numero 9 del Siviglia per l'1-0. Doccia gelata per la truppa di Inzaghi, costretta adesso a segnare due reti per conquistare gli ottavi.
PARTITA APERTA - La Lazio accusa il colpo e al 29' il Siviglia ha il pallone giusto per trovare il raddoppio: cross perfetto di Vazquez dalla sinistra, ma André Silva si coordina male e sbaglia il colpo di testa a tu per tu con Strakosha. I biancocelesti sul fronte opposto creano, inventano, palleggiano bene, ma non calciano mai in porta, se non con un tentativo abbondantemente largo di Immobile al 39' e un'incornata alta di Milinkovic-Savic al 42'. Troppo poco per far male a un Siviglia che dà comunque l'impressione di avere pochissima solidità in fase difensiva. Nella ripresa servirà molto di più per continuare a sognare la remontada.
INFIERNO BLANQUIRROJO - Avvio timido della Lazio, che per almeno dieci minuti subisce la maggiore qualità di palleggio degli avversari, caricati fin dal pre-partita da un tifo dal calore sudamericano. È infatti il Siviglia a partire meglio, lanciandosi in avanti per cercare subito di archiviare il discorso qualificazione. Già al 5', intanto, mister Machin deve sostituire Escudero, tra i migliori all'andata, per un problema muscolare: al suo posto Quincy Promes sulla fascia sinistra. La pressione dei nervionenses aumenta, anche grazie alla corsa dell'ex Spartak Mosca, ma per Strakosha non si registra alcun tipo di pericolo.
RIGORE NEGATO-GOL SUBITO - I biancocelesti prendono così fiducia e sfiorano il vantaggio con un grande inserimento al 17' di Lulic, che sfrutta un velo di Caicedo e una dormita della difesa avversaria per presentarsi a tu per tu con Vaclik. Provvidenziale l'intervento di Mercado, che forse con un pestone ferma il capitano della Lazio tra le polemiche ospiti. Rigore negato, gol subito: dopo un altro tentativo dei biancocelesti, stavolta con una punizione di poco alta di Cataldi, è infatti il Siviglia a rompere l'equilibrio del match col solito Ben Yedder. Il match winner dell'andata serve dal limite Sarabia al 20', conclusione dello spagnolo e respinta corta del portiere su cui si inserisce lo stesso numero 9 del Siviglia per l'1-0. Doccia gelata per la truppa di Inzaghi, costretta adesso a segnare due reti per conquistare gli ottavi.
PARTITA APERTA - La Lazio accusa il colpo e al 29' il Siviglia ha il pallone giusto per trovare il raddoppio: cross perfetto di Vazquez dalla sinistra, ma André Silva si coordina male e sbaglia il colpo di testa a tu per tu con Strakosha. I biancocelesti sul fronte opposto creano, inventano, palleggiano bene, ma non calciano mai in porta, se non con un tentativo abbondantemente largo di Immobile al 39' e un'incornata alta di Milinkovic-Savic al 42'. Troppo poco per far male a un Siviglia che dà comunque l'impressione di avere pochissima solidità in fase difensiva. Nella ripresa servirà molto di più per continuare a sognare la remontada.
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