Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / Serie A
L'Olimpico è biancoceleste: la Lazio vince il derby, la Roma perde la testaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 2 marzo 2019, 22:29Serie A
di Ivan Cardia

L'Olimpico è biancoceleste: la Lazio vince il derby, la Roma perde la testa

Lazio batte Roma 3-0: a segno Caicedo, Immobile e Cataldi. Espulso Kolarov nel finale -

La Lazio vince, convince e colora di biancoceleste l'Olimpico: il derby della Capitale va ai ragazzi di Simone Inzaghi, che battono addirittura 3-0 la Roma. Primo tempo subito aperto con la rete di Caicedo al 12'. Poi si sveglia la squadra di Eusebio Di Francesco, che per oltre mezz'ora cerca di pareggiare. Invano, e nel momento migliore dei giallorossi arriva la mazzata: fallo di Fazio, che non è mai riuscito a tenere Correa, calcio di rigore. Dal dischetto va Immobile che batte Olsen. Il KO arriva a un soffio dal novantesimo, con la rete di Cataldi. La Roma perde l'occasione di accorciare sul quarto posto dell'Inter e perde la testa: nel finale Dzeko si fa ammonire in modo inutile e Kolarov addirittura espellere. La Lazio torna a vincere un derby giocato in casa: non succedeva dal novembre 2012. E soprattutto rientra alla grande nella corsa Champions: con questo risultato i biancocelesti sono a -6 dall'Inter, ma con una gara in meno.

DIFRA PERDE MANOLAS, INZAGHI RISCHIA -
Le formazioni sono all'insegna degli assenti. Nella Roma non c'è e non ci sarà Kostas Manolas, che ha fatto di tutto per recuperare in tempo ma non è riuscito nell'intento. Al suo posto, dentro Juan Jesus con Fazio che si sposta sul centrodestra. Di Francesco non offre altre sorprese nel suo schieramente, Inzaghi invece scompagina le carte. Anzitutto, in attacco gioca Caicedo e non Immobile, quest'ultimo non al meglio ma quantomeno in panchina. Seduto al suo fianco c'è Parolo: a centrocampo la Lazio gioca con Milinkovic-Savic e Luis Alberto interni, mentre Correa scorrazza alle spalle dell'ecuadoriano. Inzaghino vuole il jackpot, non c'è che dire.

UN MINUTO DI ROMA, VENTI DI LAZIO -
E lo trova, quasi subito. Prima, c'è un minuto intero di possesso palla della Roma, che batte e per 60 secondi non fa toccare boccia agli avversari. Che si rifanno, con gli interessi: l'avvio di gara è tutto di marca biancoceleste: i giocatori di Inzaghi arrivano sempre primi sul pallone, la Roma si affida al carisma e alle chiusure di De Rossi. Non bastano a fermare Correa: l'argentino si beve mezza difesa giallorossa, che non contenta perde anche la marcatura su Caicedo. Filtrante dell'11 per il 20, freddo nel saltare Olsen in uscita bassa e poi depositare in rete. È 1-0, dopo dodici minuti: la scelta di Inzaghi ha pagato.

IL RISVEGLIO DELLA LUPA -
Fino a un certo punto. Incassato il gol, la partita della Roma cambia: gli uomini di Di Francesco, che dietro per la cronaca continuano a ballare senza Manolas, si fanno più cattivi nei contrasti e propositivi nelle giocate. Soprattutto sulla fascia destra, dove Zaniolo conquista un paio di punizioni interessanti e Florenzi spinge parecchio, quasi sempre chiuso da Lulic nei cross. Non pervenuto sulla fascia opposta Kolarov. La Lazio, dal gol in poi, subisce, ma di fatto non succede comunque granché: Strakosha il pallone lo vede soltanto su un'uscita alta, il primo tempo scivola via senza ulteriori scossoni, sul risultato di 1-0 grazie alla rete di Caicedo. Terzo gol consecutivo nelle ultime tre gare da titolare, per l'ecuadoriano che non tradisce la fiducia di Inzaghi.

ROMA ROMA ROMA -
Il discorso negli spogliatoi funziona, per Di Francesco: la Roma torna in campo come aveva chiuso il primo tempo, convinta delle proprie possibilità. Prima occasione della ripresa dopo due minuti: se la costruisce Zaniolo, che da fuori manca di pochissimo la porta. Poi tocca a El Shaarawy, che dalla grande distanza impegna Strakosha, reattivo. All'ora di gioco il giovanissimo ex Inter, forse il migliore dei suoi, deve abbandonare la contesa. Al suo posto Perotti, seguito da Pastore che rileva De Rossi e dà un ulteriore scossa. Da distanza siderale ci prova Florenzi, con Strakosha ancora chiamato all'intervento plastico. L'occasione più ghiotta è proprio per il Flaco: al 69' sponda di Dzeko su corner, Pastore ruba il tempo al compagno Pellegrini e manda la palla a un soffio dal palo alla sinistra dell'estremo difensore biancoceleste.


CORREA MATA, IMMOBILE RADDOPPIA -
Il momento migliore della Roma, non capitalizzato dai giallorossi, si conclude nel modo più beffardo. Correa, mattatore della gara, scappa a Fazio nonostante qualche fastidio fisico: il gigante argentino tocca un po' palla e un po' avversario, in area. Mazzoleni indica subito il dischetto, poi aspetta il VAR: le immagini non chiariscono se il contatto ci sia e sia tale proibito, ma il silent check non richiama l'arbitro di campo al monitor. Dagli undici metri si presenta Ciro Immobile, che a febbraio non aveva mai segnato e all'Olimpico non segnava addirittura dall'8 dicembre, spara un missile alla destra di Olsen. Il portiere svedese intuisce, ma non può nulla: è 2-0 Lazio, Immobile torna al gol.

COLPO DA KO -
La mazzata, psicologica e non solo, è grande per la Roma, che vede vanificati i propri sforzi per rientrare in partita e di fatto ne esce. A chiudere la contesa ci pensa Danilo Cataldi, subentrato a Correa: a un minuto dal novantesimo, bella azione biancoceleste, Milinkovic-Savic gioca di sponda e sul pallone irrompe l'ex Benevento. Gran botta di sinistro dalla lunetta, Olsen vola ma parte in ritardo e non può nulla. È 3-0 Lazio, che colora di biancoceleste l'Olimpico. È notte fonda per la Roma, che perde la testa: Dzeko stende Acerbi con un fallo inutile e rimedia un cartellino giallo evitabile. In zona arrivano Kolarov e Radu che battibeccano e rimediano anche loro un'ammonizione a testa. Pochi secondi dopo il terzino serbo, grande ex, decide che è il momento della doccia: altro fallo inutile come quello di Dzeko, stavolta su Immobile, Mazzoleni non può che sventolare il rosso. Finisce come peggio non potrebbe per la Roma, la Lazio torna a vincere un derby casalingo che mancava da oltre sei anni.

Il tabellino -
LAZIO-ROMA 3-0
(12' Caicedo, 73' Immobile, 89' Cataldi)

Ammoniti: 55' Lulic, 77' Milinkovic-Savic, 90'+3 Radu nella Lazio. 5' Juan Jesus, 72' Fazio, 90'+2 Dzeko nella Roma.
Espulso: 90'+4 Kolarov per doppia ammonizione nella Roma.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Marusic, Luis Alberto (70' Parolo), Lucas Leiva, Milinkovic, Lulic; Correa (78' Cataldi), Caicedo (64' Immobile). Allenatore: Simone Inzaghi.
ROMA (4-3-3) Olsen; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante, De Rossi (65' Pastore), Pellegrini; Zaniolo (61' Perotti), Dzeko, El Shaarawy (82' Schick). Allenatore: Eusebio Di Francesco.