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Le pagelle dell'Argentina - Lautaro non delude, Messi ad intermittenza
Risultato finale: Argentina-Venezuela 1-3.
Armani 6 - Non subisce moltissimi tiri verso lo specchio della porta e ha poche colpe sui gol subiti. Anzi, in diverse occasioni salva anche il risultato.
Foyth 5 - Nella difesa a tre va in confusione totale, riesce a compiere qualche intervento con la linea a quattro. Male in lettura, non dà mai la giusta sicurezza.
Mercado 5.5 - Dà poca sicurezza alla squadra, spesso commette falli inutili. Scaloni lo schiera in una difesa a tre, lui soffre tutte le imbucate. (Dal 46' Kannemann 5 - Quando entra in campo fa fatica contro Rondon, lo limita con le poche armi a disposizione).
Lisandro Martinez 5.5 - Prova a leggere le giocate in profondità, ma concede troppo. Spesso si alza quando non deve, scompigliando i piani difensivi di Scaloni. (Dal 46' Blanco 6 - Dà solidità in mezzo al campo, ma il Venezuela è ben messo in campo dal primo minuto fino al fischio finale).
Montiel 6 - Partita dai due volti: nella prima frazione si limita ad attaccare fin dove può, poi si gira e passa il pallone alla difesa. Quando viene abbassato tutta la squadra trova più equilibrio.
Lo Celso 5 - Tolto l'assist a Lautaro, passa l'intera sfida a correre dietro agli avversari. Male in fase di non possesso, ancora peggio quando bisogna impostare. (Dal 78' Pereyra s.v.).
Paredes 5.5 - Non è un'amichevole e il primo a farlo intendere e lui. Colpirà pure la palla, ma si nota la troppa foga sin dalle prime giocate.
Tagliafico 5.5 - Un paio di accelerazioni, ma niente più. Prova anche a cambiare fascia, ma invertendo l'ordine il risultato non cambia.
Messi 6 - Quando decide di ingranare la marcia giusta è imprendibile, ma tra calcioni e uomini in mezzo al campo fa fatica. Invita più volte alla calma, ma forse non si rende conto del poco tempo a disposizione.
Lautaro Martinez 7 - Tolte un paio di occasioni divorate, gioca una partita di sacrificio. Ma non solo, quando bisogna dettare il passaggio non si tira mai indietro. È un moto perpetuo e alla fine viene premiato: gol da vero attaccante, forse aveva ragione Spalletti. L'Inter ha trovato un bel terminale offensivo. (Dal 70' Benedetto 5.5 - È nella giornata in cui vuole giocare svogliato e lo si nota dal colpo di testa nel finale, terminato praticamente in fallo laterale).
Gonzalo Martinez 5 - Si muove tra le linee, ma Lautaro si prende la scena e lui fa fatica. Si eclissa, soprattutto nel finale del primo tempo. (Dal 46' Suarez 6 - Quando entra in campo l'Argentina inizia a giocare, quando affonda è sempre pericoloso. Ma predica nel deserto).
Foyth 5 - Nella difesa a tre va in confusione totale, riesce a compiere qualche intervento con la linea a quattro. Male in lettura, non dà mai la giusta sicurezza.
Mercado 5.5 - Dà poca sicurezza alla squadra, spesso commette falli inutili. Scaloni lo schiera in una difesa a tre, lui soffre tutte le imbucate. (Dal 46' Kannemann 5 - Quando entra in campo fa fatica contro Rondon, lo limita con le poche armi a disposizione).
Lisandro Martinez 5.5 - Prova a leggere le giocate in profondità, ma concede troppo. Spesso si alza quando non deve, scompigliando i piani difensivi di Scaloni. (Dal 46' Blanco 6 - Dà solidità in mezzo al campo, ma il Venezuela è ben messo in campo dal primo minuto fino al fischio finale).
Montiel 6 - Partita dai due volti: nella prima frazione si limita ad attaccare fin dove può, poi si gira e passa il pallone alla difesa. Quando viene abbassato tutta la squadra trova più equilibrio.
Lo Celso 5 - Tolto l'assist a Lautaro, passa l'intera sfida a correre dietro agli avversari. Male in fase di non possesso, ancora peggio quando bisogna impostare. (Dal 78' Pereyra s.v.).
Paredes 5.5 - Non è un'amichevole e il primo a farlo intendere e lui. Colpirà pure la palla, ma si nota la troppa foga sin dalle prime giocate.
Tagliafico 5.5 - Un paio di accelerazioni, ma niente più. Prova anche a cambiare fascia, ma invertendo l'ordine il risultato non cambia.
Messi 6 - Quando decide di ingranare la marcia giusta è imprendibile, ma tra calcioni e uomini in mezzo al campo fa fatica. Invita più volte alla calma, ma forse non si rende conto del poco tempo a disposizione.
Lautaro Martinez 7 - Tolte un paio di occasioni divorate, gioca una partita di sacrificio. Ma non solo, quando bisogna dettare il passaggio non si tira mai indietro. È un moto perpetuo e alla fine viene premiato: gol da vero attaccante, forse aveva ragione Spalletti. L'Inter ha trovato un bel terminale offensivo. (Dal 70' Benedetto 5.5 - È nella giornata in cui vuole giocare svogliato e lo si nota dal colpo di testa nel finale, terminato praticamente in fallo laterale).
Gonzalo Martinez 5 - Si muove tra le linee, ma Lautaro si prende la scena e lui fa fatica. Si eclissa, soprattutto nel finale del primo tempo. (Dal 46' Suarez 6 - Quando entra in campo l'Argentina inizia a giocare, quando affonda è sempre pericoloso. Ma predica nel deserto).
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