Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / A tu per tu
...con CasertaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 24 aprile 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Caserta

“Juve Stabia, che gioia la B. Promozione per mio zio e mio fratello, mi hanno guidato dall’alto. Futuro? Presto per parlarne. Conte e Marino i miei riferimenti. Palermo, paga sempre l’allenatore”
La Juve Stabia è in Serie B. Vittoria targata Fabio Caserta, allenatore e guida per la formazione stabiese. “È una soddisfazione personale, ho iniziato da poco e vincere un campionato in una piazza come Castellammare, considerato che c’erano altre squadre più attrezzate, è motivo d’orgoglio”, dice a TuttoMercatoWeb l’allenatore delle Vespe.

Quando avete capito di poter conquistare la promozione?
“Fine febbraio. Contro il Catanzaro avremmo potuto perdere la partita e rimettere tutto in gioco, invece siamo stati bravi a pareggiare. Sapevamo che non era facile. I ragazzi sono stati bravi. E non abbiamo subito il calo che poteva starci”.

Il suo modello da allenatore?
“Ogni allenatore che ho avuto mi ha dato qualcosa, ad esempio Pasquale Marino. E mi è sempre piaciuto il modo di rendere tutti partecipi di Antonio Conte che ho avuto all’Atalanta. Grinta, carattere, tutte qualità che devi essere bravo a trasmettere alla tua squadra”.

Futuro: si vede ancora alla guida della Juve Stabia?
“Voglio finire bene e vincere l’ultima partita in casa. Poi avremo anche la Coppa. È presto per parlare del futuro, ci sarà tempo”.

Normale avere maggiori ambizioni...
“Come ho fatto da calciatore, non mi pongo limiti neanche adesso. Il futuro passa dal presente, non dalle chiacchiere. Da allenatore voglio arrivare più in alto possibile. Mi piace lavorare, stare sul campo, avere un bel rapporto con i calciatori”.

Aver smesso da poco è un vantaggio?
“Beh, si. Poi i risultati sono la medicina migliore. Ho instaurato con i miei calciatori un rapporto di rispetto dei ruoli, sono stati bravi”.


Chi altro andrà in Serie B?
“Ai playoff non ci sono favoriti. Dipende dalle condizioni fisiche e mentali. Tra le squadre non c’è un grande divario, sono tutte ben attrezzate. Il Trapani gioca bene, il Catania ha costruito una squadra per vincere. Poi occhio al Monza, che è una corazzata”.

Uno sguardo alla A: chi per il quarto posto?
“L’Atalanta vista contro il Napoli ha mostrato un bel gioco. Vincere a Napoli non capita spesso, la Dea sta facendo un grandissimo campionato. Così come Gattuso sta facendo un lavoro eccezionale, da inizio anno sento parlare di conferma o meno: tanti sono abituati a parlare del vecchio Milan che vinceva dappertutto. Non è facile lavorare con una squadra tutta nuova, il Milan non ha fuoriclasse ma giocatori che stanno facendo bene. Gattuso merita la riconferma”.

Serie B: promozione diretta, Lecce o il Palermo che cambia allenatore?
“Il Lecce con la vittoria a Perugia ha ottenuto un altro, l’ennesimo grande risultato. Domenica c’è Lecce-Brescia, partita entusiasmante. La lotta per il secondo posto è tra Lecce e Palermo. Per quanto riguarda il cambio di allenatore, a quattro partite dalla fine... non so perché il Palermo lo abbia fatto. Quando sei in una piazza così importante ci sono pro e contro. Quando non arrivano i risultati paga sempre l’allenatore”.

Come se la immagina la prima in B da allenatore?
“Non ci sto neanche pensando. Non sto riuscendo a realizzare che tutto sia accaduto per davvero... nessuno si aspettava la vittoria del campionato da parte nostra, pensare già al prossimo anno mi viene difficile. Mi godo il momento, è stato un anno bello, bellissimo, ma difficile”.

Una dedica?
“A tutte le persone che mi sono state vicine anche nei momenti felici. E in particolare voglio farla a due persone: mio zio e mio fratello che non hanno potuto gioire insieme a me, dall’alto mi hanno dato una grossa mano affinché tutto ciò si realizzasse”.