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Juve, casting panchina: come cambierebbe con GuardiolaTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
martedì 21 maggio 2019, 14:45Serie A
di Ivan Cardia

Juve, casting panchina: come cambierebbe con Guardiola

"Abbiamo le idee chiare". Così ieri Fabio Paratici, il ds della Juve, ha parlato delle valutazioni che i bianconeri stanno portando avanti per scegliere l'allenatore del dopo Allegri. Una decisione che, inevitabilmente, influenzerà anche il mercato della Vecchia Signora. Da Guardiola a Mihajlovic, abbiamo provato a immaginare come cambierebbero le strategie dei campioni d'Italia a seconda del prescelto per sedere in panchina.

Il sogno è Pep Guardiola - Il catalano non vince la Champions League dal 2011, ma nelle strategie di Agnelli rappresenterebbe una scelta in continuità con l'arrivo di Cristiano Ronaldo l'estate scorsa. Non sotto il piano tattico: far coesistere la variabilità tattica e il collettivismo del gioco di Guardiola con l'assoluto protagonismo del portoghese, diverso da quello di Messi, sarebbe l'ennesima sfida nella carriera di Pep.

Vecchi obiettivi - Guardiola non ha mai nascosto la propria ammirazione nei confronti di Leonardo Bonucci e Miralem Pjanic: se la permanenza del primo non è in dubbio a prescindere dall'allenatore, il bosniaco troverebbe terreno fertile nel calcio dello spagnolo. A prescindere dal modulo base, che possiamo inquadrare nel 4-3-3 più che altro per comodità, il gioco di Pep si basa sulla capacità di ogni singolo giocatore nel gestire il pallone. Alzare il tasso tecnico della squadra diventerebbe così la prima mission di Paratici e Nedved: tra i giocatori in rosa, per intendersi, i più congeniali sembrano Emre Can e Rodrigo Bentancur rispetto a Blaise Matuidi. Nuovi arrivi permettendo, considerato che la coperta non è lunghissima. L'identikit? Quello di un mediano con la capacità di coniugare qualità e fisico. Alla Busquets, soldi permettendo. O alla Niccolò Zaniolo.


Nuova linfa e incognita Dybala - A beneficiare dell'arrivo del catalano potrebbe essere Douglas Costa, mettendosi alle spalle una stagione da dimenticare. Stesso discorso anche per Paulo Dybala: il futuro dell'argentino rimane un'incognita con qualsiasi allenatore, ma con la sua qualità è difficile pensare che Pep possa voler rinunciare alla Joya. Più complicato rivedere in bianconero un giocatore come Mario Mandzukic: al netto della sua disponibilità al sacrificio, pare lontano da qualsiasi cosa abbiano fatto vedere gli attaccanti di Guardiola in carriera. Per sostiturirlo, e integrare il reparto offensivo, mancherebbe un giocatore alla Aguero: tecnico e forte fisicamente. Come nel caso di Sarri, ma in questo caso con un'evoluzione del tutto opposta, il pensiero va a Federico Chiesa.

La difesa e il colpo - Con la necessità di svecchiare la difesa, Guardiola chiederebbe un giocatore che coniughi fisico e tecnica: identikit di Koulibaly, ma ancora di più di Matthijs De Ligt. Troppo costoso? Se da un lato l'extra-budget impiegato per arrivare a Pep complicherebbe le cose a livello di bilancio, dall'altro il tecnico iberico dovrebbe essere convinto anche da una valida campagna acquisti. Con qualche anno in più, a Monaco c'è un certo Jerome Boateng in uscita: con Guardiola ha vissuto i suoi anni migliori. E il risparmio garantito rispetto al più giovane olandese consentirebbe di investire molto di più a centrocampo. Capitolo terzini: Cancelo pare perfetto per Pep. Alex Sandro un po' meno: col brasiliano via, potrebbero aprirsi nuove frontiere per Marcelo.

La Juve di Guardiola (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini (BOATENG), MARCELO; RAMSEY, Pjanic, ZANIOLO; Douglas Costa (CHIESA), Dybala, Cristiano Ronaldo.