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Nuova Champions - Norvegia, la controrisposta è una Lega nordeuropea
Uno dei campionati storicamente meno combattuti d'Europa è quello norvegese. A cavallo degli anni '90 e 2000 il Rosenborg ha vinto 13 campionati consecutivi. Eppure il format nel paese scandinavo è rimasto invariato. E tutto sommato alla squadra di Trondheim piace anche regnare in patria, senza coltivare sogni di SuperLega.
FORMAT - 16 partecipanti, girone all'italiana con le squadre che si affrontano 2 volte per un totale di 30 partite.
RICAVI - I diritti TV in Norvegia sono una componente importante per il sostenimento dei 16 club. Il 50% di essi sono equamente divisi fra i 16 club, il rimanente 50% assegnato tramite classifica finale del campionato.
SODDISFAZIONE GENERALE - Nel periodo di dominio del Rosenborg negli anni '90 si è discusso su come si poteva cambiare il torneo, con la squadra di Trondheim che vincendo guadagnava i soldi dalla Champions divenendo ancora più forte. Paradossalmente la posizione di molti club norvegesi è che questo abbia reso la competizione in Norvegia migliore. Il Rosenborg e soprattutto i tifosi sono legati al campionato nazionale e anche un torneo sovranazionale (in passato c'è stato l'esperimento di un campionato scandinavo) è visto con freddezza: meglio le rivali di casa che affrontare, per fare un esempio, la terza in classifica del campionato danese.
POSIZIONE SULLA RIFORMA CHAMPIONS - Negli anni passati quando lo spettro SuperLega ha iniziato ad aleggiare si è pensato di passare al contrattacco, ipotizzando un torneo che contenesse le migliori squadre di Norvegia, Svezia, Danimarca, Belgio, Olanda e Scozia. Il Rosenborg, la squadra più rappresentativa, non si è schierato mentre la riforma Champions è vista chiaramente come un pericolo e una prospettiva di non affrontare più le grandi d'Europa.
FORMAT - 16 partecipanti, girone all'italiana con le squadre che si affrontano 2 volte per un totale di 30 partite.
RICAVI - I diritti TV in Norvegia sono una componente importante per il sostenimento dei 16 club. Il 50% di essi sono equamente divisi fra i 16 club, il rimanente 50% assegnato tramite classifica finale del campionato.
SODDISFAZIONE GENERALE - Nel periodo di dominio del Rosenborg negli anni '90 si è discusso su come si poteva cambiare il torneo, con la squadra di Trondheim che vincendo guadagnava i soldi dalla Champions divenendo ancora più forte. Paradossalmente la posizione di molti club norvegesi è che questo abbia reso la competizione in Norvegia migliore. Il Rosenborg e soprattutto i tifosi sono legati al campionato nazionale e anche un torneo sovranazionale (in passato c'è stato l'esperimento di un campionato scandinavo) è visto con freddezza: meglio le rivali di casa che affrontare, per fare un esempio, la terza in classifica del campionato danese.
POSIZIONE SULLA RIFORMA CHAMPIONS - Negli anni passati quando lo spettro SuperLega ha iniziato ad aleggiare si è pensato di passare al contrattacco, ipotizzando un torneo che contenesse le migliori squadre di Norvegia, Svezia, Danimarca, Belgio, Olanda e Scozia. Il Rosenborg, la squadra più rappresentativa, non si è schierato mentre la riforma Champions è vista chiaramente come un pericolo e una prospettiva di non affrontare più le grandi d'Europa.
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