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Inter sulle spine - Perché Conte chiede alla società di accelerare
Con entusiasmo e una buona dose di rassicurazioni, Antonio Conte ha sposato la causa interista con la chiara intenzione di tornare a vincere qualcosa a stretto giro di posta. Le premesse per far bene c'erano (e ci sono ancora), ma le recenti incomprensioni esposte pubblicamente dall'ex ct hanno creato non poco malumore in casa Inter.
Vertice cinese - Nelle prossime ore a Nanchino andrà in scena un incontro (con il mercato ovviamente al centro della discussione) decisivo per il futuro prossimo nerazzurro: oltre a Steven Zhang e Conte, saranno presenti anche Ausilio e Marotta. E il tecnico si farà prevedibilmente sentire con la dirigenza per provare a smuovere le acque in merito all'arrivo di (almeno) un attaccante in tempi decisamente brevi. Nella sfida contro lo United l'attacco nerazzurro era affidato a Longo ed Esposito, logico che Conte pretenda altro in una fase come quella attuale. Perché se da una parte serve aspettare e rispettare i tempi e le dinamiche di mercato, dall'altra lo staff tecnico ha bisogno di capire quali saranno gli attaccanti a disposizione la prossima stagione. Lavorando su movimenti, schemi e gerarchie con qualche settimana di margine dall'inizio del campionato. Anche perché, particolare di non poco conto, lo stesso Conte ha svolto il ruolo dell'aziendalista allineandosi alla scelta del club di rinunciare a Icardi e Nainggolan. Ma certamente non si aspettava certe tempistiche per quanto riguarda gli attaccanti.
Lukaku e Dzeko, ma non solo - I nomi per l'attacco sono sempre quei due, Romelu Lukaku ed Edin Dzeko. Ma nel vertice di Nanchino saranno inevitabilmente valutate anche le alternative. I nomi possibili? Tanti e di diversa mediaticità: da Edinson Cavani a Rafael Leao, talento classe '99 del Lille.
Vertice cinese - Nelle prossime ore a Nanchino andrà in scena un incontro (con il mercato ovviamente al centro della discussione) decisivo per il futuro prossimo nerazzurro: oltre a Steven Zhang e Conte, saranno presenti anche Ausilio e Marotta. E il tecnico si farà prevedibilmente sentire con la dirigenza per provare a smuovere le acque in merito all'arrivo di (almeno) un attaccante in tempi decisamente brevi. Nella sfida contro lo United l'attacco nerazzurro era affidato a Longo ed Esposito, logico che Conte pretenda altro in una fase come quella attuale. Perché se da una parte serve aspettare e rispettare i tempi e le dinamiche di mercato, dall'altra lo staff tecnico ha bisogno di capire quali saranno gli attaccanti a disposizione la prossima stagione. Lavorando su movimenti, schemi e gerarchie con qualche settimana di margine dall'inizio del campionato. Anche perché, particolare di non poco conto, lo stesso Conte ha svolto il ruolo dell'aziendalista allineandosi alla scelta del club di rinunciare a Icardi e Nainggolan. Ma certamente non si aspettava certe tempistiche per quanto riguarda gli attaccanti.
Lukaku e Dzeko, ma non solo - I nomi per l'attacco sono sempre quei due, Romelu Lukaku ed Edin Dzeko. Ma nel vertice di Nanchino saranno inevitabilmente valutate anche le alternative. I nomi possibili? Tanti e di diversa mediaticità: da Edinson Cavani a Rafael Leao, talento classe '99 del Lille.
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