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Juve, domani con l'Inter si alza l'asticella: le idee di Sarri per l'attacco
Ci sono due crucci che Sarri dovrà tenere a mente ancora per un po’. E sono entrambi arroccati nella zona di campo di Cristiano Ronaldo. Sono un trequartista e un attaccante che possa esaltare al meglio l’extraterrestre portoghese. Un rifinitore molto simile al Ramsey dei tempi migliori, e che in casa Juve sono pienamente convinti di rivedere a quei livelli molto presto; e un attaccante simil Higuain, ma che possa dare maggiormente una mano alla squadra così da tenere più libero possibile CR7.
Meccanismi non semplici, equilibri precari al momento. Ma un progetto chiaro che pian piano dovrà prendere forma e identità. Sono ancora tanti a dover dare garanzie nella nuova dimensione sarriana, specie in attacco: da Douglas Costa e Dybala – assenti giustificati in tournèe – allo stesso Ramsey, ancora alle prese con il programma di recupero post infortunio. Molto presto, però, il tecnico bianconero vorrà mettere mano al reparto avanzato introducendo qualche novità sostanziale. Bernardeschi potrebbe nuovamente riscoprirsi nel ruolo di rifinitore, dietro le punte. Mentre Dybala potrebbe finalmente ritrovarsi dentro l’area avversaria come un tempo, più vicino alla porta, in zona gol, proprio come piace a lui.
Questo e molto altro, con tempi e modalità corrette, però. Perchè per adesso conta potenziare l’organizzazione di gioco e automatizzare i movimenti in difesa e in attacco. Già con l’Inter, squadra più vicina alla propria condizione fisica rispetto al Tottenham, la Juve dovrà alzare l’asticella e far vedere qualcosa in più rispetto dei primi venti minuti del secondo tempo di domenica scorsa. Il resto sarà frutto di un lavoro settimanale intenso, che darà frutto con il tempo. Trasformando radicalmente la mentalità dei bianconeri. “Dobbiamo venire a difendere più alti” la prima pretesa di Sarri, convinto che da questa squadra possa tirar fuori il meglio nel giro di poco tempo.
Meccanismi non semplici, equilibri precari al momento. Ma un progetto chiaro che pian piano dovrà prendere forma e identità. Sono ancora tanti a dover dare garanzie nella nuova dimensione sarriana, specie in attacco: da Douglas Costa e Dybala – assenti giustificati in tournèe – allo stesso Ramsey, ancora alle prese con il programma di recupero post infortunio. Molto presto, però, il tecnico bianconero vorrà mettere mano al reparto avanzato introducendo qualche novità sostanziale. Bernardeschi potrebbe nuovamente riscoprirsi nel ruolo di rifinitore, dietro le punte. Mentre Dybala potrebbe finalmente ritrovarsi dentro l’area avversaria come un tempo, più vicino alla porta, in zona gol, proprio come piace a lui.
Questo e molto altro, con tempi e modalità corrette, però. Perchè per adesso conta potenziare l’organizzazione di gioco e automatizzare i movimenti in difesa e in attacco. Già con l’Inter, squadra più vicina alla propria condizione fisica rispetto al Tottenham, la Juve dovrà alzare l’asticella e far vedere qualcosa in più rispetto dei primi venti minuti del secondo tempo di domenica scorsa. Il resto sarà frutto di un lavoro settimanale intenso, che darà frutto con il tempo. Trasformando radicalmente la mentalità dei bianconeri. “Dobbiamo venire a difendere più alti” la prima pretesa di Sarri, convinto che da questa squadra possa tirar fuori il meglio nel giro di poco tempo.
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