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Brescia, Balotelli: "Nazionale? Prima di Mancini non dipendeva da me"
Il nuovo attaccante del Brescia, Mario Balotelli, ha parlato così della sua nuova avventura ai microfoni di Sky Sport: "Sono veramente felice. C'è stata una trattativa di mercato tra il Brescia e il mio agente, ma io son subito rimasto entusiasta della possibilità di venire qui. Ho detto immediatamente sì. Questa è una scelta di cuore".
Grande entusiasmo, in famiglia e tra i tifosi del Brescia.
"Mia mamma si è commossa, è molto contenta. A Brescia ho sempre ricevuto tanto affetto dai tifosi, ma mai come in questi giorni. Sono stati tutti fantastici con me finora. Sono carico perché voglio giocare, penso di averlo dimostrato negli ultimi anni in Francia. Il fatto di farlo a Brescia mi darà sicuramente una spinta in più".
L'obiettivo è andare all'Europeo?
"Certamente. Sono venuto a Brescia perché questa è la mia città, non posso paragonare questa squadra a nessun'altra. L'obiettivo però è anche tornare in Nazionale".
Come le sembra il Brescia di Corini?
"È forte, molto forte. Con me è più forte, ma solo perché i miei compagni sono così bravi che fanno diventare più bravo anche me".
Pensa di poter diventare un leader di questo Brescia?
"Penso di essere sempre stato un leader, in un modo o nell'altro. Chi non vive lo spogliatoio tutti i giorni parla di un Balotelli fuori di testa, ma se chiedete ai miei ex compagni non ce n'è uno che mi odi".
Il suo ritorno in Nazionale ora dipende solo da lei?
"Prima di Mancini purtroppo non dipendeva da me. Adesso col suo arrivo sì, è giusto così".
Grande entusiasmo, in famiglia e tra i tifosi del Brescia.
"Mia mamma si è commossa, è molto contenta. A Brescia ho sempre ricevuto tanto affetto dai tifosi, ma mai come in questi giorni. Sono stati tutti fantastici con me finora. Sono carico perché voglio giocare, penso di averlo dimostrato negli ultimi anni in Francia. Il fatto di farlo a Brescia mi darà sicuramente una spinta in più".
L'obiettivo è andare all'Europeo?
"Certamente. Sono venuto a Brescia perché questa è la mia città, non posso paragonare questa squadra a nessun'altra. L'obiettivo però è anche tornare in Nazionale".
Come le sembra il Brescia di Corini?
"È forte, molto forte. Con me è più forte, ma solo perché i miei compagni sono così bravi che fanno diventare più bravo anche me".
Pensa di poter diventare un leader di questo Brescia?
"Penso di essere sempre stato un leader, in un modo o nell'altro. Chi non vive lo spogliatoio tutti i giorni parla di un Balotelli fuori di testa, ma se chiedete ai miei ex compagni non ce n'è uno che mi odi".
Il suo ritorno in Nazionale ora dipende solo da lei?
"Prima di Mancini purtroppo non dipendeva da me. Adesso col suo arrivo sì, è giusto così".
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