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Inter-Slavia, i nerazzurri ci provano. Ma al 45' è ancora 0-0
Bel primo tempo, quella andato in scena a San Siro fra Inter e Slavia Praga per la prima gara del girone di Champions League. Ai punti meglio i nerazzurri di Conte rispetto ai campioni di Repubblica Ceca, ma il risultato non si sblocca dallo 0-0.
Dopo i primi 10 minuti di studio, spezzati solo da una punizione insidiosa di Stanciu ben controllata da Handanovic, l’Inter viene fuori. Facendo emergere la propria qualità palla al piede e costringendo la Slavia sulla propria trequarti grazie ad un pressing alto e continuo. E i frutti si vedono al 12esimo, con De Vrij che cestina un’occasione ghiottissima di testa, a tu per tu con Kolar, sparando alto.
Conte in panchina si sbraccia e impreca per l’occasione sbagliata, gesto ripetuto anche al 15esimo, quando Lautaro non controlla su bella imbeccata profonda di De Vrij e soprattutto al 16esimo: il Toro questa volta è bravissimo a controllare, portarsi la palla sul sinistro e concludere. Ma il pallone esce di pochi centimetri alla sinistra del portiere avversario. L’Inter però c’è, nonostante qualche errorino individuale, e vuole fortemente il vantaggio. Candreva, dopo un tiraccio sballato, mette dentro un gran cross ma Lukaku devia sopra la traversa. Mentre al 23esimo è D’Ambrosio a buttare via quella che è probabilmente l’occasione più ghiotta della prima frazione facendosi parare un colpo di testa da poco più di due metri.
E lo Slavia? E’ pericoloso soprattutto in contropiede e quando riesce a sfruttare gli errori del centrocampo nerazzurro (o della difesa). La partita come si intuisce è viva e procede a folate, soprattutto guidate da Sensi per quanto riguarda l’Inter. Ma al 35esimo le squadre iniziano a perdere un po’ di lucidità e il gioco si fa a tratti confusionario, scivolando via fino al 45esimo senza ulteriori grossi sussulti (escludendo un'incomprensione fra Kolar e Soucek che rischia di costare cara allo Slavia).
Dopo i primi 10 minuti di studio, spezzati solo da una punizione insidiosa di Stanciu ben controllata da Handanovic, l’Inter viene fuori. Facendo emergere la propria qualità palla al piede e costringendo la Slavia sulla propria trequarti grazie ad un pressing alto e continuo. E i frutti si vedono al 12esimo, con De Vrij che cestina un’occasione ghiottissima di testa, a tu per tu con Kolar, sparando alto.
Conte in panchina si sbraccia e impreca per l’occasione sbagliata, gesto ripetuto anche al 15esimo, quando Lautaro non controlla su bella imbeccata profonda di De Vrij e soprattutto al 16esimo: il Toro questa volta è bravissimo a controllare, portarsi la palla sul sinistro e concludere. Ma il pallone esce di pochi centimetri alla sinistra del portiere avversario. L’Inter però c’è, nonostante qualche errorino individuale, e vuole fortemente il vantaggio. Candreva, dopo un tiraccio sballato, mette dentro un gran cross ma Lukaku devia sopra la traversa. Mentre al 23esimo è D’Ambrosio a buttare via quella che è probabilmente l’occasione più ghiotta della prima frazione facendosi parare un colpo di testa da poco più di due metri.
E lo Slavia? E’ pericoloso soprattutto in contropiede e quando riesce a sfruttare gli errori del centrocampo nerazzurro (o della difesa). La partita come si intuisce è viva e procede a folate, soprattutto guidate da Sensi per quanto riguarda l’Inter. Ma al 35esimo le squadre iniziano a perdere un po’ di lucidità e il gioco si fa a tratti confusionario, scivolando via fino al 45esimo senza ulteriori grossi sussulti (escludendo un'incomprensione fra Kolar e Soucek che rischia di costare cara allo Slavia).
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