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Belle parole e panchina: la sorpresa di Ancelotti e un Napoli più "leggero"
Le dolci parole di Ancelotti e De Laurentiis nei confronti di Arek Milik non bastano al polacco per guadagnarsi una pettorina da titolare contro il Salisburgo. Il tecnico del Napoli spariglia le carte, ripropone Hirving Lozano, stavolta in coppia con Mertens, e rispetto a Genk tiene nuovamente fuori Lorenzo Insigne. Oggi in panchina, non in tribuna.
Napoli senza difensori. L’infortunio all’ultimo di Manolas rende la panchina azzurra decisamente squilibrata, vista anche la (misteriosa?) assenza di Ghoulam, non convocato per la trasferta in terra austriaca. Nessun difensore di ruolo, almeno Ancelotti non ha avuto l’imbarazzo della scelta sui big da mandare in tribuna, e tiene con sé il giovane Gianluca Gaetano, assente nella pesante disfatta in Youth League.
Un Napoli con tante alternative. È un modo di leggere le scelte tattiche di Ancelotti, l’altro è che i partenopei non hanno ancora una formazione tipo stabile, specie in attacco: può essere un bene o un male, a seconda dei casi. Oltre ai difensori, assenti, l’unico centrocampista di ruolo in panchina sarà Elmas. L’obiettivo, d’altra parte, era stato fissato: mandare in campo la formazione più adatta a un Salisburgo giovane, veloce, aggressivo. Un altro spunto dalla conferenza? Ieri Ancelotti ha detto che, se avesse immaginato una partita tutta dentro l’area avversaria, avrebbe schierato Llorente, anche lui in panchina. Ha scelto un Napoli più “basso”, più tecnico e più scattante. Ora il primo atto di una doppia sfida che sa tanto di gara a eliminazione diretta.
Napoli senza difensori. L’infortunio all’ultimo di Manolas rende la panchina azzurra decisamente squilibrata, vista anche la (misteriosa?) assenza di Ghoulam, non convocato per la trasferta in terra austriaca. Nessun difensore di ruolo, almeno Ancelotti non ha avuto l’imbarazzo della scelta sui big da mandare in tribuna, e tiene con sé il giovane Gianluca Gaetano, assente nella pesante disfatta in Youth League.
Un Napoli con tante alternative. È un modo di leggere le scelte tattiche di Ancelotti, l’altro è che i partenopei non hanno ancora una formazione tipo stabile, specie in attacco: può essere un bene o un male, a seconda dei casi. Oltre ai difensori, assenti, l’unico centrocampista di ruolo in panchina sarà Elmas. L’obiettivo, d’altra parte, era stato fissato: mandare in campo la formazione più adatta a un Salisburgo giovane, veloce, aggressivo. Un altro spunto dalla conferenza? Ieri Ancelotti ha detto che, se avesse immaginato una partita tutta dentro l’area avversaria, avrebbe schierato Llorente, anche lui in panchina. Ha scelto un Napoli più “basso”, più tecnico e più scattante. Ora il primo atto di una doppia sfida che sa tanto di gara a eliminazione diretta.
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