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FOCUS TMW - Generazione 2000, i migliori mediani: da Tonali a FodenTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 24 ottobre 2019, 16:00Serie A
di Andrea Losapio

FOCUS TMW - Generazione 2000, i migliori mediani: da Tonali a Foden

La doppietta di Haaland contro il Napoli - primo calciatore a siglare sei reti nelle prime tre gare di Champions League - fino all'esordio di Sebastiano Esposito con l'Inter hanno acceso i riflettori sui giocatori nati nel nuovo millennio. TuttoMercatoWeb vi propone un viaggio fra i migliori prospetti, parlando dei centrocampisti

PHIL FODEN - In Inghilterra, dopo la sfida contro l'Atalanta, si sono sprecati i complimenti. Per lui, classe 2000, sembra tutto molto semplice: uomo ovunque, davanti a una difesa raffazzonata, randella e rimbalza qualsiasi cosa gli passi vicino. Guardiola peraltro ha deciso di non multarlo, bensì ha suggerito una ricompensa per come ha giocato bene. Paradossalmente rischia di non diventare mai un uomo mercato, perché inglese in una squadra di inglesi, potrebbe restare lì per sempre.

SANDRO TONALI - Per lui, bresciano in una squadra di bresciani, potrebbe valere lo stesso discorso. Ma è un condizionale d'obbligo, perché "il nuovo Pirlo" (tra parentesi, perché non si crede tale nemmeno lui) vedrà palcoscenici certamente migliori. Centrocampista completo, sia da regista che come mezz'ala, può ricalcare le orme di Verratti. Perché su di lui c'è già il Paris Saint Germain, da qualche mese. E la valutazione cresce di partita in partita, in estate era intorno ai 35.

ALPHONSO DAVIES - La sua è una storia di riscatto sociale, perché nasce in un campo di rifugiati in Ghana, a Buduburam, dopo che i suoi genitori hanno lasciato la Liberia a causa della guerra civile. Difficile trovare acqua e cibo, una lotta rimanere vivi. "Alle volte, per sopravvivere, dovevo portare delle pistole", spiegava il padre Debeah, che poi decide di scappare da lì. E finisce in Canada, a Edmonton, Alberta. A quattordici anni viene acquistato dai Vancouver Whitecaps, un anno dopo diventa il più giovane di sempre della Major League Soccer: A 17 anni prende la cittadinanza canadese, a 18 parla alla FIFA per la candidatura congiunta di America, Canada e Messico per il 2026, a 19 arriva al Bayern Monaco. E il viaggio sembra appena iniziato.

RYAN SESSEGNON - Poteva essere l'erede di Theo Walcott, peccato che Gareth Southgate non lo abbia convocato con la nazionale inglese nel 2018, come fatto invece da Eriksson nel 2006. Esterno molto rapido, straordinario due stagioni fa nella promozione del Fulham dalla Championship alla Premier League, in estate si è trasferito al Tottenham per 25 milioni di sterline più il cartellino di Josh Onomah. Nelle idee può essere il nuovo Bale, per ora è fermo ai box per un infortunio alla coscia.

CALLUM HUDSON-ODOI - "Sarri non voleva farlo giocare". Questa è la frase che alcuni insider continuano a ripetere per spiegare la mancata - per un bel po' - firma sul rinnovo del centrocampista, entrato nell'Academy del Chelsea a 7 anni e divenuto una stella nelle ultime settimane, dopo una discreta stagione scorsa. La svolta arriva con Frank Lampard, mentre Marina Granovskaia riesce a fargli firmare un rinnovo quinquennale dopo che il Bayern Monaco sembrava oramai avere la meglio. Centrocampista brillante, può giocare in tutti i ruoli, anche da ala o da attaccante.

JURGEN EKKELENKAMP - Può essere il prossimo Van de Beek? All'Ajax sono sicuri di sì, perché è una mezz'ala con un'ottima visione del gioco, ma non solo. È bravo a inserirsi, tanto che due anni fa - con l'Ajax U17 - in metà stagione aveva già segnato 16 gol in 18 partite. Può assomigliare anche a un altro prodotto dell'Ajax degli ultimi anni come Davy Klaassen.

YUNUS AKGUN - Lui, sì, diventerà un uomo mercato della prossima estate. Perché l'ala del Galatasaray - può giocare anche da trequartista - va in scadenza a giugno 2020, diventando appetibile per praticamente tutti i club italiani. Nella scorsa annata già la Roma lo ha messo nel mirino, sulle orme di Under, ma anche la Lazio lo ha osservato per un periodo di tempo abbastanza lungo. Nelle movenze ricorda proprio l'ex romanista: grandi doti tecniche sin da giovanissimo, fisico da migliorare.


RODRYGO - Quarantacinque milioni di euro per un sedicenne. Ancor più pagato del già costosissimo Odegaard, il brasiliano ex Santos è stato accostato a moltissimi calciatori provenienti dal vivaio bianconero. Pelè è quello più rapido, ma anche Robinho oppure Neymar sono collegamenti che lo accompagnano insieme a una struttura fisica da brevilineo. Lui, però, non vuole saperne di essere paragonato a chicchessia. "È idiota, Neymar è Neymar e Rodrygo è Rodrygo", il virgolettato più vigoroso di questo trequartista che rischia di essere il nuovo craque internazionale.

PAULINHO - Il suo percorso può assomigliare a quello di un altro grande centrocampista del calcio brasiliano: Emerson da Silva Ferreira, passato dal Brasile direttamente al Bayer Leverkusen. Lo step intermedio per la carriera del brasiliano può rappresentare il definitivo trampolino di lancio, anche se le caratteristiche sono diverse, visto che in patria viene definito come "il nuovo Kakà". Ha debuttato in Copa Libertadores nel 2017, non ancora diciassettenne, ed è diventato il primo 2000 a segnarci.

DOMINIK SZOBOSZLAI - Era nel pizzino di Paratici scovato da Il Tempo nello scorso inverno, ed è stato vicino alla Lazio per un periodo di tempo, soprattutto qualora se ne fosse andato via Milinkovic-Savic. Nel Salisburgo può crescere ancora, a fianco di Haaland, per poi diventare un uomo mercato durante la prossima estate. Non solo la Juventus o i capitolini, su di lui c'è mezz'Europa e una valutazione ancora da fare. Il rischio è che diventi superiore ai 50 milioni in breve tempo.

FERRAN TORRES - La scorsa stagione di ambientamento, questa per la consacrazione. La giovane ala del Valencia, vincitore dell'Europeo di categoria giocatosi in Italia quest'estate, assomiglia molto ai laterali degli ultimi anni cresciuti nella Liga, da Jesus Navas a Joaquin. In particolare l'ex Fiorentina, per una questione fisica, potrebbe essere l'accoppiamento giusto. Clausola rescissoria da 100 milioni di euro, chissà che non vada in una big di Spagna già dalla prossima estate.

AGUSTIN ALMENDRA - In estate Inter e Napoli hanno cercato di prenderlo, senza successo. Questo perché il Boca Juniors non voleva cederlo per una cifra inferiore alla clausola rescissoria da 25 milioni di euro. Può essere usato sia da mezz'ala che da trequartista centrale, il salto in Europa non può aspettare ancora a lungo.

HAMED JUNIOR TRAORÈ - Il Sassuolo lo ha preso - in sinergia con la Juventus, con cui ha già un accordo - dall'Empoli, dimostrando di credere molto in questo centrocampista difensivo. Per ora è stato sull'altalena, come tutta la squadra neroverde, ma le sue caratteristiche da mezz'ala sono più difensive e da raccogli palloni, più che da incursore. Può trovare la sua definitiva consacrazione.

DEJAN KULUSEVSKI - L'Atalanta punta forte su di lui. Ed è per questo motivo che ha deciso di prestarlo al Parma, in prestito annuale (e secco) e dire di no a ricche offerte, anche dalle big. L'Inter si era fatta avanti quasi un anno fa, con un assegno da dieci milioni, rispedito al mittente con perdite. Ora è il miglior assist-man del campionato, ha tolto il posto a Yann Karamoh - senza sforzarsi troppo - e può legittimamente sognare un futuro alla grandissima. Tornando però a Bergamo fra un anno.

YARI VERSCHAEREN - Convocato nella nazionale belga, con già un gol all'attivo nella sfida con il Lussemburgo, il centrocampista sarà il prossimo wonderkid che saluterà la Jupiler League per una grandissima squadra. Chi primo arriva meglio alloggia, tanto che Verschaeren è già nel mirino di Manchester United e Arsenal, con una valutazione monstre da oltre 25 milioni.