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TMW RADIO - Sconcerti: "Conte, perché l'Inter è alla pari della Lazio?"
Il direttore Mario Sconcerti ha detto la sua sui temi di giornata nel corso di Maracanà, trasmissione di TMW Radio.
Sull'Inter:
"La fatica che pensava di aver accumulato Conte è arrivata in ritardo. E' molto più vicina la Lazio alla Juve che l'Inter. Il vero problema non è la Juve ma la Lazio che le sta alla pari, con una partita in meno. Ieri l'Inter ha giocato male. Un conto è cercare di cambiare la squadra sul mercato, la cosa vera è aggiungere, non cambiare. Fino ad un mese fa lo aggiungevi Eriksen, ora lo prendi per cambiare".
Su Conte:
"La Juve si esaurì dopo tre anni, al Chelsea è durato un anno. Per i giocatori è molto stressante, anche per chi lo segue. Lui continua a dire che la squadra non può dare che questo. Ci spieghi perché è alla pari della Lazio, è questo il limite, non è essere secondi dietro alla Juve. Dice che è colpa della squadra, che è questa, e quindi indirettamente della società. Ma può andar bene se il tuo avversario è la Juve, ma in questo momento è la Lazio. Si può permettere di dire molte più cose rispetto a Spalletti. Io vorrei che un allenatore facesse l'allenatore".
Sul Napoli:
"Il problema non è quest'anno, ma comincia da giugno. La prossima squadra non la puoi sbagliare. E' il prossimo anno che si deciderà la collocazione del Napoli nel calcio italiano".
Sull'Inter:
"La fatica che pensava di aver accumulato Conte è arrivata in ritardo. E' molto più vicina la Lazio alla Juve che l'Inter. Il vero problema non è la Juve ma la Lazio che le sta alla pari, con una partita in meno. Ieri l'Inter ha giocato male. Un conto è cercare di cambiare la squadra sul mercato, la cosa vera è aggiungere, non cambiare. Fino ad un mese fa lo aggiungevi Eriksen, ora lo prendi per cambiare".
Su Conte:
"La Juve si esaurì dopo tre anni, al Chelsea è durato un anno. Per i giocatori è molto stressante, anche per chi lo segue. Lui continua a dire che la squadra non può dare che questo. Ci spieghi perché è alla pari della Lazio, è questo il limite, non è essere secondi dietro alla Juve. Dice che è colpa della squadra, che è questa, e quindi indirettamente della società. Ma può andar bene se il tuo avversario è la Juve, ma in questo momento è la Lazio. Si può permettere di dire molte più cose rispetto a Spalletti. Io vorrei che un allenatore facesse l'allenatore".
Sul Napoli:
"Il problema non è quest'anno, ma comincia da giugno. La prossima squadra non la puoi sbagliare. E' il prossimo anno che si deciderà la collocazione del Napoli nel calcio italiano".
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