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TMW RADIO - Cobolli Gigli: "Dissi a Blanc di non prendere Conte"TUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
mercoledì 22 gennaio 2020, 19:30Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

TMW RADIO - Cobolli Gigli: "Dissi a Blanc di non prendere Conte"

Ai microfoni di TMW Radio, l'ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha parlato del momento dei bianconeri, a quasi due ore dalla sfida contro la Roma in Coppa Italia. Queste le sue parole, partendo dall'ultimo ricorso respinto: "La vicenda è infinita, la Juventus quando c'ero io aveva chiuso la questione ma negli anni successivi mi è venuto l'amaro in bocca perché l'Inter finì inquisita e fu rilevato l'illecito sportivo. Mi ha lasciato l'amaro in bocca perché quando andammo al processo i faldoni dell'Inter erano spariti. Dove erano? Bisognerebbe indagare su questo. La Juve non aveva avuto nessun illecito sportivo".

Stasera la sfida contro la Roma. Cosa si aspetta dalla Coppa Italia della Juventus?
"I bianconeri, per come sono strutturati, sono una squadra che vede sempre puntare alla vittoria e deve ambire a vincere anche la Coppa Italia, che viene sì dopo lo Scudetto e la Champions, ma soprattutto per quel che riguarda la coppa europea ci vuole sempre anche un po' di fortuna. Serve una partita come quella di campionato contro i giallorossi, ma senza ripetere quel secondo tempo".

L'Inter è tornata ad essere un'antagonista della Juve, ha Marotta come amministratore delegato e Conte come allenatore.
"In questo momento ha una proprietà solida, con Thohir non era così, che vuole investire attraverso una persona capace sul mercato come Marotta. L'allenatore ha qualche lacuna caratteriale, piagnucola un po' troppo visto che prende 11 milioni all'anno, ma ottiene il massimo dai giocatori che ha a disposizione".

Avrebbe ripreso Conte alla Juventus?
"No, anzi, quando stavamo per prenderlo ho ricordato a Blanc di ciò che successe nella sfida di Arezzo in Serie B. Stavamo festeggiando e Conte urlò incazzato che avremmo dovuto pareggiare. Questo tipo di mentalità non lo condivido e per questo dissi a Blanc di non prenderlo".

Che pensa del lavoro di Paratici?
"Se la Juventus fa quello che fa è perché ha due giocatori, oltre a Ronaldo, che fanno grandi cose. Il primo è Dybala e il secondo è Higuain. Questi due giocatori sono alla Juve perché Paratici, pur facendo di tutto per venderli, non ci è riuscito. Poi c'è ma che Sarri e devo dire che non lo capisco: ha sputato veleno sulla Juve e ora la allena".


Cosa pensa della Juve di oggi?
"La Juventus ha intrapreso una strada molto complicata, Andrea Agnelli ha fatto e ottenuto ottimi risultati con la gestione Allegri. Credo che abbia accettato Sarri perché gliel'hanno consigliato Nedved e Paratici. L'investimento su Ronaldo è stato importantissimo, adesso serve la Champions, anche perché il club è fortemente indebitato. Anche il prossimo sarà un bilancio complicato. La Juventus punta a diventare una delle società più importanti d'Europa ma serve anche la sorte per vincere la tanto sospirata Champions".

Pensa che Sarri possa essere esonerato se non dovesse vincere la Champions?
"Sarebbe ridicolo se dopo una stagione senza Champions venisse allontanato. Sarebbe come dire che la scelta di Sarri è stata sbagliata. Serve del tempo a tutti per riuscire a raggiungere i grandi traguardi".

I tifosi riusciranno mai ad amare davvero Allegri?
"Per me era un ottimo allenatore per la Juve. Tra il suo gioco e quello visto finora di Sarri non penso che cambi molto. I risultati ottenuti sono gli stessi. Allegri mi è sempre stato simpatico e penso che non abbia avuto i riconoscimenti di tutti i suoi meriti da parte dei tifosi e non sono d'accordo con loro".

Che effetto le fa rivedere Ibrahimovic in Serie A?
"È un uomo eccezionale. Anche caratterialmente è impressionante: sotto questo aspetto è forse meglio di Cristiano Ronaldo. Ama il rischio e adesso è già riuscito a dare una carica al Milan molto importante. Parliamo di uno di quei giocatori che non possono non essere apprezzati".

Come ha preso la notizia del ritiro dal calcio di Marchisio?
"Ho sempre avuto stima e simpatia per lui, l'ho visto, insieme a Giovinco, da ragazzino. È profondamente juventino e il suo atteggiamento mi è sempre piaciuto. Penso sia stato un piccolo Boniperti della Juventus. Mancano i giocatori italiani ad alcuni club. Chiellini e Buffon sono gli ultimi rimasti, spero che possano restare anche dopo aver smesso".