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Giocatorino a chi? Nainggolan è più in forma che mai. E affossa Conte
"Ho molto rispetto per i tifosi dell'Inter e per i miei compagni, ma mi sono sentito trattato un po' come un giocatorino, quindi c'è soddisfazione. Sono contento da una parte, dall'altra meno". Così a fine partita, Radja Nainggolan ha commentato a caldo il prezioso pareggio strappato dal Cagliari a San Siro, con suo gol decisivo.
"La dura legge dell'ex". Termine usato e abusato in questi anni dalla stampa. Ma mai come questa volta è calzante scriverlo. Perché il gol del belga oggi pomeriggio può spegnere le speranze di scudetto dell'Inter, che in estate si è liberata a cuor leggero del giocatore, che non rientrava nei piani di Antonio Conte. E dire che se i nerazzurri hanno giocato sei partite di Champions League quest'anno è anche grazie al suo gol decisivo segnato contro l'Empoli, nell'ultima giornata della passata stagione. "Starò sul cazzo" disse testualmente lo scorso 3 agosto, prima di prendere il volo per Cagliari. Una scelta di cuore, dettata da motivi familiari.
Oggi Nainggolan è il simbolo di una squadra rivelazione del campionato e uno dei migliori giocatori di Serie A per rendimento. Segna e fa segnare. E non solo: basti vedere la prestazione di oggi dove si è anche distinto per recuperi e chiusure da difensore consumato. Un uomo ovunque che oggi era ancora più motivato. E ha sfornato una prestazione super che può essere decisiva ancora una volta per l'Inter, squadra che, per la cronaca, è la sua vittima preferita: 6 le reti segnate in carriera da avversario, 4 di esse a San Siro.
"La dura legge dell'ex". Termine usato e abusato in questi anni dalla stampa. Ma mai come questa volta è calzante scriverlo. Perché il gol del belga oggi pomeriggio può spegnere le speranze di scudetto dell'Inter, che in estate si è liberata a cuor leggero del giocatore, che non rientrava nei piani di Antonio Conte. E dire che se i nerazzurri hanno giocato sei partite di Champions League quest'anno è anche grazie al suo gol decisivo segnato contro l'Empoli, nell'ultima giornata della passata stagione. "Starò sul cazzo" disse testualmente lo scorso 3 agosto, prima di prendere il volo per Cagliari. Una scelta di cuore, dettata da motivi familiari.
Oggi Nainggolan è il simbolo di una squadra rivelazione del campionato e uno dei migliori giocatori di Serie A per rendimento. Segna e fa segnare. E non solo: basti vedere la prestazione di oggi dove si è anche distinto per recuperi e chiusure da difensore consumato. Un uomo ovunque che oggi era ancora più motivato. E ha sfornato una prestazione super che può essere decisiva ancora una volta per l'Inter, squadra che, per la cronaca, è la sua vittima preferita: 6 le reti segnate in carriera da avversario, 4 di esse a San Siro.
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