TUTTO mercato WEB
Come giocherà l'Inter con Christian Eriksen?
Ve lo stiamo raccontando minuto per minuto: manca soltanto l'annuncio perché Christian Eriksen diventi un nuovo calciatore dell'Inter. Il colpo di questo mercato invernale, senza grossi dubbi. Ma andiamo a scoprire come il fantasista danese potrebbe cambiare la squadra nerazzurra.
COME HA GIOCATO NEL TOTTENHAM - Da trequartista, per lo più nel 4-2-3-1. È stato questo il modulo di riferimento dell'era Pochettino, e per la cronaca è anche lo schema utilizzato con maggior frequenza dalla Danimarca, ove Eriksen gioca da centrale sulla trequarti appunto. Alternative? Non poche, se si considera che questa posizione da trequartista centrale è stata ricoperta dal danese in 138 partite sulle 305 giocate con gli Spurs. Poi Eriksen ha giocato da esterno sinistro (sempre nel 4-2-3-1 o nel 4-4-2) e da esterno di destra (stessi moduli). A Londra ha giocato anche da centrocampista centrale, seppure mai più di una decina di partite a stagione e quasi mai nelle occasioni in cui lo stesso Pochettino ha schierato il 3-5-2 (o una sua variante).
ALL'INTER: TREQUARTISTA NEL 3-4-1-2 - È la collocazione più logica. Per due ragioni: anzitutto, è quella più vicina alle caratteristiche di Eriksen, un giocatore che ha nelle sue corde la fase offensiva più di tutto. E poi perché è un modulo che la squadra di Conte conosce molto bene, avendolo adottato già a inizio stagione, nel miglior momento di forma di Stefano Sensi. Per il quale, ma questo è un punto su cui torneremo, Eriksen sarà un concorrente non da poco.
INTERNO NEL 3-5-2 - Cambia poco, è una questione di attitudine. Cambierebbero soprattutto le consegne del tecnico salentino, che potrebbe aver qualche problema, viste le difficoltà dell'ormai ex Tottenham, a ottenere da lui una fase difensiva paragonabile a quella di altri giocatori. In entrambi i moduli, comunque, il competitor sarà Sensi, che rispetto a Eriksen può però anche andare a cercare posto in vece di Brozovic. Mentre Barella rischia di essere un giocatore unico per caratteristiche nella squadra meneghina.
A SUPPORTO DI LUKAKU NEL 3-5-1-1 - E qui "rischierebbe" Lautaro, anche se pare difficile credere che una cosa del genere possa accadere. È un ruolo che consentirebbe a Eriksen di disinteressarsi del tutto da qualsiasi compito in fase di non possesso, se non magari a livello di pressing. Il danese avrebbe così più libertà di inventare, ma è altrettanto evidente che l'Inter perderebbe qualcosa in termini di peso offensivo. E a quel punto, dal mercato, servirebbe più un altro centrocampista che un ulteriore attaccante.
ERIKSEN CAMBIA L'INTER? 4-2-3-1 O 4-4-2 - Viaggiamo nel campo delle ipotesi, pure e semplici. Anche azzardate, perché Conte ha mandato nel dimenticatoio la difesa a quattro, tornata in auge nella sua idea di calcio soltanto per un paio di mesi all'inizio dell'avventura al Chelsea, per poi essere nuovamente accantonata. In ogni caso, però, anche questa può essere una soluzione: Candreva e Alexis Sanchez (sì, il cileno c'è sempre) esterni sulla trequarti, o Candreva e lo stesso Eriksen sulla fascia con Lautaro-Lukaku tandem d'attacco. A pagarne le spese chi sarebbe? Il solito Sensi, in favore di una più accorta coppia Brozovic-Barella in mediana.
COME HA GIOCATO NEL TOTTENHAM - Da trequartista, per lo più nel 4-2-3-1. È stato questo il modulo di riferimento dell'era Pochettino, e per la cronaca è anche lo schema utilizzato con maggior frequenza dalla Danimarca, ove Eriksen gioca da centrale sulla trequarti appunto. Alternative? Non poche, se si considera che questa posizione da trequartista centrale è stata ricoperta dal danese in 138 partite sulle 305 giocate con gli Spurs. Poi Eriksen ha giocato da esterno sinistro (sempre nel 4-2-3-1 o nel 4-4-2) e da esterno di destra (stessi moduli). A Londra ha giocato anche da centrocampista centrale, seppure mai più di una decina di partite a stagione e quasi mai nelle occasioni in cui lo stesso Pochettino ha schierato il 3-5-2 (o una sua variante).
ALL'INTER: TREQUARTISTA NEL 3-4-1-2 - È la collocazione più logica. Per due ragioni: anzitutto, è quella più vicina alle caratteristiche di Eriksen, un giocatore che ha nelle sue corde la fase offensiva più di tutto. E poi perché è un modulo che la squadra di Conte conosce molto bene, avendolo adottato già a inizio stagione, nel miglior momento di forma di Stefano Sensi. Per il quale, ma questo è un punto su cui torneremo, Eriksen sarà un concorrente non da poco.
INTERNO NEL 3-5-2 - Cambia poco, è una questione di attitudine. Cambierebbero soprattutto le consegne del tecnico salentino, che potrebbe aver qualche problema, viste le difficoltà dell'ormai ex Tottenham, a ottenere da lui una fase difensiva paragonabile a quella di altri giocatori. In entrambi i moduli, comunque, il competitor sarà Sensi, che rispetto a Eriksen può però anche andare a cercare posto in vece di Brozovic. Mentre Barella rischia di essere un giocatore unico per caratteristiche nella squadra meneghina.
A SUPPORTO DI LUKAKU NEL 3-5-1-1 - E qui "rischierebbe" Lautaro, anche se pare difficile credere che una cosa del genere possa accadere. È un ruolo che consentirebbe a Eriksen di disinteressarsi del tutto da qualsiasi compito in fase di non possesso, se non magari a livello di pressing. Il danese avrebbe così più libertà di inventare, ma è altrettanto evidente che l'Inter perderebbe qualcosa in termini di peso offensivo. E a quel punto, dal mercato, servirebbe più un altro centrocampista che un ulteriore attaccante.
ERIKSEN CAMBIA L'INTER? 4-2-3-1 O 4-4-2 - Viaggiamo nel campo delle ipotesi, pure e semplici. Anche azzardate, perché Conte ha mandato nel dimenticatoio la difesa a quattro, tornata in auge nella sua idea di calcio soltanto per un paio di mesi all'inizio dell'avventura al Chelsea, per poi essere nuovamente accantonata. In ogni caso, però, anche questa può essere una soluzione: Candreva e Alexis Sanchez (sì, il cileno c'è sempre) esterni sulla trequarti, o Candreva e lo stesso Eriksen sulla fascia con Lautaro-Lukaku tandem d'attacco. A pagarne le spese chi sarebbe? Il solito Sensi, in favore di una più accorta coppia Brozovic-Barella in mediana.
Altre notizie
Ultime dai canali
juventusLa Juve non subiva due gol su rigore nei primi tempi da 20 anni
juventusQui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Il diritto di Allegri di strigliare la Juve"
milanTOP NEWS del 19 aprile - Luca Lucci e la Curva si espongono. Novità stadio. La Primavera fa la storia.
fantacalcioLe probabili formazioni di Verona-Udinese: recupera Duda, conferma in avanti per Pereyra
juventusMarelli: ''Scontro Mina-Alcaraz? C'era rigore per la Juve''
milanPastore: "Pioli out? Non sono un dirigente del Milan, ma la mia risposta è sì"
fantacalcioLe probabili formazioni di Roma-Bologna: Abraham e Fabbian dal 1'
fantacalcioLe probabili formazioni di Torino-Frosinone: Monterisi recupera, non Bonifazi
Primo piano