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Fuori Pjanic, dentro i muscoli. È la rivoluzione del centrocampo Juventus?
Se c'è una critica che è stata - sempre - mossa a Maurizio Sarri, è che nella sua Juventus non c'è un vero e proprio calco. Non si vede la mano dell'allenatore, quel sarrismo che mal si addice alla Vecchia Signora, squadra elegante ma che non vuole dogmi, per cui il tecnico è un leader, ma non un comandante, un uomo solo alla plancia di comando. Ieri sera, nella sfida Scudetto più surreale degli ultimi decenni, Sarri invece ci ha messo del suo. Ha lasciato fuori Dybala, poi comunque decisivo, ma soprattutto Pjanic, in decisa involuzione nelle ultime settimane.
CENTROCAMPO MUSCOLARE - Douglas Costa ad allargare le maglie della difesa, più tre giocatori di movimento e di interdizione. Perché Bentancur e Matuidi corrono molto, ma hanno meno quantità che qualità. Ramsey invece è il classico box to box, più che il trequartista visto nelle ultime settimane. Paradossalmente per il 4-3-1-2 sarriano sarebbe preferibile Eriksen, ma il gallese sulla linea delle mezz'ali ha fatto una (più che) discreta figura. Rimane comunque in bilico per la prossima stagione, ma sembra una scelta in più, sicuramente una freccia per l'arco di Sarri.
PJANIC IL SACRIFICABILE? Così la domanda, oltre appunto a capire se questa è la nuova Juventus di Maurizio Sarri, è anche un'altra. Il bosniaco può essere il giocatore che, nella prossima stagione, verrà sacrificato nelle rotazioni (e negli scambi) con l'estero? Perché ha molto mercato e forse la sua esperienza in bianconero può anche essere finita qui. Non una certezza matematica dopo anni ad alto livello, ma forse una presa di coscienza che per la squadra di Sarri potrebbe funzionare anche senza il suo regista di maggior livello.
CENTROCAMPO MUSCOLARE - Douglas Costa ad allargare le maglie della difesa, più tre giocatori di movimento e di interdizione. Perché Bentancur e Matuidi corrono molto, ma hanno meno quantità che qualità. Ramsey invece è il classico box to box, più che il trequartista visto nelle ultime settimane. Paradossalmente per il 4-3-1-2 sarriano sarebbe preferibile Eriksen, ma il gallese sulla linea delle mezz'ali ha fatto una (più che) discreta figura. Rimane comunque in bilico per la prossima stagione, ma sembra una scelta in più, sicuramente una freccia per l'arco di Sarri.
PJANIC IL SACRIFICABILE? Così la domanda, oltre appunto a capire se questa è la nuova Juventus di Maurizio Sarri, è anche un'altra. Il bosniaco può essere il giocatore che, nella prossima stagione, verrà sacrificato nelle rotazioni (e negli scambi) con l'estero? Perché ha molto mercato e forse la sua esperienza in bianconero può anche essere finita qui. Non una certezza matematica dopo anni ad alto livello, ma forse una presa di coscienza che per la squadra di Sarri potrebbe funzionare anche senza il suo regista di maggior livello.
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