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È il giorno decisivo per il calcio italiano - E' possibile una riforma radicale dei campionati?
E' il giorno decisivo per il calcio italiano. In conference call alle 18:30 il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, incontrerà le componenti federali del calcio italiano, guidate dal Presidente Gabriele Gravina, poi Paolo Dal Pino, numero uno della Lega di A e tutti gli altri rappresentanti di leghe e sindacati. Sul tavolo tempi e modalità dell'eventuale ripartenza del pallone. Sono ore caldissime, Tuttomercatoweb.com seguirà live questa lunga giornata con aggiornamenti in diretta e approfondimenti dedicati.
Esiste una possibilità di riforma radicale dei campionati?
La possibile riforma sarà discussa nel Consiglio Federale del 3 giugno. Nessun cambiamento sulla Serie A, cambierebbero invece le altre leghe. Serie B a due gironi. 20 squadre per ogni girone. Promossa la prima di ogni singolo girone e la terza uscirebbe dal play off tra i due gironi. 6 retrocessioni. Le ultime tre dei due gironi. Terza serie composta da 60 società. 3 gironi da 20, con 40 squadre che oggi sono in Lega Pro e che resterebbero fuori dalle 20 promosse in B, più le 9 già promosse dalla D e altre 11 che arriverebbero sempre dalla Serie D. Il passaggio chiave, però, sarebbe trasformare la terza serie da calcio professionistico a dilettantistico (per il semiprofessionismo servirebbe una legge ad hoc visto che non è previsto nel calcio). La prima di ogni girone andrebbe in B più la vincitrice del play off di ogni singolo girone. 6 promosse dalla terza serie alla B. 9 retrocessioni in quarta serie. Le ultime 3 di ogni girone. La Serie D resterebbe a 9 gironi (da 18).
Esiste una possibilità di riforma radicale dei campionati?
La possibile riforma sarà discussa nel Consiglio Federale del 3 giugno. Nessun cambiamento sulla Serie A, cambierebbero invece le altre leghe. Serie B a due gironi. 20 squadre per ogni girone. Promossa la prima di ogni singolo girone e la terza uscirebbe dal play off tra i due gironi. 6 retrocessioni. Le ultime tre dei due gironi. Terza serie composta da 60 società. 3 gironi da 20, con 40 squadre che oggi sono in Lega Pro e che resterebbero fuori dalle 20 promosse in B, più le 9 già promosse dalla D e altre 11 che arriverebbero sempre dalla Serie D. Il passaggio chiave, però, sarebbe trasformare la terza serie da calcio professionistico a dilettantistico (per il semiprofessionismo servirebbe una legge ad hoc visto che non è previsto nel calcio). La prima di ogni girone andrebbe in B più la vincitrice del play off di ogni singolo girone. 6 promosse dalla terza serie alla B. 9 retrocessioni in quarta serie. Le ultime 3 di ogni girone. La Serie D resterebbe a 9 gironi (da 18).
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