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L'Inter è sempre la solita storia? Conte può dire quel che vuole ma non cambia nulla
La sensazione è che Antonio Conte abbia fatto le mosse che ha fatto per un motivo. Ma che quel motivo per ora non sia cambiato granché, visto che è rimasto lui, ma anche Marotta (plausibile) e Ausilio, che fino a lunedì sembrava su una brutta china. C'è chi, all'interno dei nerazzurri, racconta come il direttore sportivo sia praticamente insostituibile. Come può un tecnico chiedere stravolgimenti e poi accontentarsi del minimo sindacale, senza cambiare nulla? Vero è che ci sono 24 milioni - di più al lordo - di buonissimi motivi per rimanere all'Inter. Ma dall'altro lato Conte ha due stagioni che rischiano di essere con un peso relativo specifico.
Minore, perché se cerchi di far deflagrare una bomba in due occasioni, Bergamo e Colonia, senza avere successo evidentemente qualcosa da perdere lo hai anche tu.
Sarebbe bello capire quali sono le richieste dell'allenatore. Del direttore sportivo si è detto - non sorridente verso chi gli urlava di portargli Messi - delle facce di tutti i dirigenti no. Più che felicità sembrava più un assalto alla diligenza. Il Conte bis, diverso da quello giallorosso, rischia di partire davvero con qualche elefante nella cristalleria. Come Lippi qualche decennio fa.
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