La sfortuna di Zaniolo, la voglia di Suarez, l’attesa del pubblico…

Sono giorni particolari per chi, alzandosi alla mattina, ha almeno un pensiero per l’app che parla di calciomercato. In questo momento di complicanze, il pallone che rotola è una sensazione di tangibile serenità per chi ama il gioco del calcio. Già il fatto che si stia giocando è un motivo di grande soddisfazione ma, onestamente, qualcosa non torna. Gli stadi sono ancora vuoti. Almeno fino al prossimo 7 ottobre, niente accessi limitati allo stadio. La domanda è lecita: perché? Al supermercato si entra, alcuni sport di squadra al chiuso (a mio avviso giustamente) si sono attrezzati per ingressi contingentati. E il calcio? No, troppo alzo il rischio di assembramento. Tradotto: i tifosi di calcio sono poco civili, non rispetterebbero le regole e si abbraccerebbero alla prima rete della propria squadra del cuore… Chi l’ha pensato, non conosce i tifosi, quelli veri. Sono gli stessi del lockdown… Sono gli stessi che stanno facendo mille sacrifici per riprendersi… Certo, gli scapestrati non mancano, così come nel mondo reale. Forse sarebbe stato corretto dare una chance a questi tifosi definiti incontrollabili… Sono certo che tutti si sarebbero comportati nella maniera corretta. Comunque sia, bisognerà attendere… Non si può fare altrimenti… E la cosa mi fa arrabbiare…
Dobbiamo attendere anche sul versante Suarez. Ormai ho gettato la maschera: sto facendo un tifo sfegatato, ricorrendo anche alla magia nera, affinché la Juventus riesca in quello che, a mio modesto parere, sarebbe un colpo fantastico. Il Pistolero in Italia darebbe ancor più lustro alla Serie A. Un tridente CR7-Suarez-Dybala mi renderebbe la vita ancor più meravigliosa. Aggiunta: il prossimo che mi dice che Suarez non è adatto al calcio italiano lo inzuppo di male parole… Ho visto giocare l’uruguaiano almeno 200 volte. Chi dice che vive solo per il gol non sa chi è Lusi Suarez… Questo sa far tutto e lo fa maledettamente bene. Punto e basta! Quindi, cara Vecchia Signora, dammi questa gioia…
Un’altra gioia sarebbe eliminare dalla vita di Zaniolo la sfiga… Il ragazzo, bisogna ammetterlo, è davvero sfortunato. Due infortuni gravi sono tanti in una carriera intera, sono una mazzata se sei un giovanissimo talento di soli 21 anni. Indubbiamente ci perde moltissimo la Roma, così come la Nazionale… Pe fortuna, ha un carattere forte. Tornerà. Lo aspettiamo a braccia aperte…
Intanto ho fatto le valigie e sono in viaggio in direzione Castiglion Fiorentino per il Premio Fair Play. Nel prossimo editoriale vi racconterò un po’ di “dietro le quinte”. Non vedo l’ora di fare due chiacchiere con Louis Van Gaal, allenatore eccentrico ma dalle idee rivoluzionarie. Magari potrei chiedergli di Van Persie (messo alla porta dallo stesso allenatore ai tempi del Manchester United)… Forse meglio puntare su altre domande… Alla prossima!