Dal sogno Scudetto alla Polonia. Paulo Sousa alla corte di Boniek dopo un paio di delusioni

Sembrano lontani i tempi in cui la Fiorentina sognava lo Scudetto. Era il 4 ottobre 2015 e la squadra all'epoca allenata da Paulo Sousa batteva l'Atalanta per 3-0, conquistando il suo quinto successo consecutivo (il sesto in sette partite) e la vetta della classifica. La sosta, però, portò in dote due sconfitte consecutive e da quel momento le cose cambiarono drasticamente. I viola chiusero al quinto posto, ben distanti dalla Juventus e dalla zona Champions ma comunque speravano che il rapporto con il tecnico portoghese sarebbe stato proficuo.

La realtà è stata ben diversa, sia per i toscani che per lo stesso Sousa, che da allora ha fatto molta fatica a imporsi ad alti livelli.

L'ex centrocampista di Inter e Juventus ha lasciato lo Stivale nel 2017, volando in Cina a novembre per assumere la guida del Tianjin Quanjian. Un'esperienza importante e finita dopo meno di un anno, con l'esonero dovuto agli scarsi risultati ottenuti. Poi la possibilità di rilanciarsi in Francia, sulla panchina del Bordeaux: i Girondini arrivano dodicesimi ma lo scorso 10 agosto Sousa risolve il contratto per divergenze con la proprietà. Sperava di tornare in Italia, dove c'è stato un approccio del Parma, alla fine potrebbe cominciare una nuova avventura come CT della Polonia: è lui il prescelto di Zbigniew Boniek, che spera di ottenere un buon risultato ai prossimo campionati Europei.