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Caos Superlega, le ultime 48 ore della Juventus: Agnelli centrale, anche negli attacchi UEFA
Dopo la creazione ed il lancio della Superlega nella giornata di domenica, il calcio europeo ha vissuto momenti di pathos, tensione, proteste, rivoluzione. Una scelta che ha smosso fin da subito coscienze di addetti ai lavori e soprattutto tifosi, con un'escalation di proteste che ha avuto il culmine col dietrofront di ieri dei club inglesi a cui piano piano, salvo colpi di scena, seguiranno anche quelli di tutti i 12 Club Fondatori.
Comunicato Juventus: "Progetto Superlega ha ridotte possibilità di essere portato a compimento"
Le ultime 48 ore della Juventus - La Juventus, con Real Madrid e Manchester United, è emersa fin da subito come una delle promotrici della nuova Superlega. Col presidente Andrea Agnelli che, dopo essersi dimesso dalla presidenza dell'ECA, è stato nominato vice di Florentino Perez alla guida della nuova competizione. La Lega Serie A ha subito preso le distanze, contestando la decisione e chiedendo punizioni esemplari per le tre società coinvolte. La UEFA, tramite il presidente Ceferin, se possibile è andata giù ancora più dura: "La Juventus 15 anni fa era in B. Agnelli? Mai visto una persona mentire così, l'avidità fa evaporare i valori", ha tuonato il numero 1 delle istituzioni calcistiche europee. Sulla scia delle proteste inglesi, poi, anche i tifosi bianconeri si sono schierati con striscioni di protesta fuori dallo Stadium. Mentre il tecnico Andrea Pirlo, nella conferenza stampa di ieri, è sembrato appoggiare la scelta della società. Ieri sera il numero 1 bianconero ha guidato il meeting d'urgenza in seguito all'uscita dei club inglesi, da qui il comunicato di oggi che parla di "Progetto Superlega con ridotte possibilità di essere portato a compimento".
Comunicato Juventus: "Progetto Superlega ha ridotte possibilità di essere portato a compimento"
Le ultime 48 ore della Juventus - La Juventus, con Real Madrid e Manchester United, è emersa fin da subito come una delle promotrici della nuova Superlega. Col presidente Andrea Agnelli che, dopo essersi dimesso dalla presidenza dell'ECA, è stato nominato vice di Florentino Perez alla guida della nuova competizione. La Lega Serie A ha subito preso le distanze, contestando la decisione e chiedendo punizioni esemplari per le tre società coinvolte. La UEFA, tramite il presidente Ceferin, se possibile è andata giù ancora più dura: "La Juventus 15 anni fa era in B. Agnelli? Mai visto una persona mentire così, l'avidità fa evaporare i valori", ha tuonato il numero 1 delle istituzioni calcistiche europee. Sulla scia delle proteste inglesi, poi, anche i tifosi bianconeri si sono schierati con striscioni di protesta fuori dallo Stadium. Mentre il tecnico Andrea Pirlo, nella conferenza stampa di ieri, è sembrato appoggiare la scelta della società. Ieri sera il numero 1 bianconero ha guidato il meeting d'urgenza in seguito all'uscita dei club inglesi, da qui il comunicato di oggi che parla di "Progetto Superlega con ridotte possibilità di essere portato a compimento".
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