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FOCUS TMW - Juventus, tutte le plusvalenze nei dieci anni di Agnelli: Pogba bene, Pjanic molto maleTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 10 maggio 2021, 13:13Serie A
di Andrea Losapio

FOCUS TMW - Juventus, tutte le plusvalenze nei dieci anni di Agnelli: Pogba bene, Pjanic molto male

Nella Juventus che rischia di saltare la prossima Champions League, con grosse ripercussioni sul bilancio - che per evitare una mancanza di continuità aziendale dovrà essere ripianato, forse da Exor - uno dei principali problemi è quello dato dalle plusvalenze. Perché? Cedere un giocatore ha un significato profondo: in primis quello di cambiare l'impianto squadra, di trovare nuove disponibilità e poi eventualmente reinvestire. La Juventus, come il Milan del resto, nel 2011-12 non cedeva nessuno e non voleva sfruttare questa possibilità: 15,1 milioni di plusvalenze, con un bilancio di -48,6.

È il peggiore bilancio degli ultimi dieci anni, eccezion fatta per l'ultimo su cui ha influito il Covid. Ma è sicuramente migliore rispetto anche al penultimo. Perché? Le motivazioni sono principalmente due: il primo è che la Juventus non aveva avuto la Champions, quindi una bella parte della torta (una settantina di milioni attuali) non era contabilizzata. Solo arrivando in Champions la situazione cambiava completamente. In più non c'era un uso massivo delle plusvalenze come invece è stato fatto ora.

La Juventus quindi, per i costi che ha attualmente, è in crisi completa. Perché i ricavi non sono abbastanza per coprire le spese. E non lo saranno per un lungo periodo a causa degli ammortamenti che ci sono in atto. E poi perché la struttura pesa molto di più rispetto a dieci anni fa. Il collo di bottiglie è fatto dalle plusvalenze. Ecco l'elenco.

Pogba 96,5 milioni
Pjanic 42
Bonucci 38,2
Vidal 30,9
Cancelo 30,4
Kean 27
Spinazzola 25,9
Caldara 21,5
Coman 19,4
Audero 19
Morata 15,9
Emre Can 14,7
Mandragora 13,7
Sturaro 13,6
Immobile 12
Orsolini 11
Lemina 8,7
Zaza 8,2
Cerri 8
Romagna 7,3
Berardi 6,6


Ci sono plusvalenze ottime e altre tossiche. Quella ottima è senz'altro quella di Pogba, al netto di quanto ha poi preso Raiola dalle commissioni. Cifra altissima, stipendio che doveva essere raddoppiato, la sostenibilità non c'era. La stessa cosa per Vidal, terzo in classifica, ma anche Bonucci - senza però considerare che poi è stato riacquistato - oppure Morata e Emre Can. A posteriori ottima anche quella di Caldara, anche se faceva parte di un'operazione più ampia con in mezzo anche Higuain.

Quelle meno buone sono altre: Pjanic ha portato sì una plusvalenza da 42 milioni di euro, ma anche oltre 70 di ammortamenti per lo scambio con Pjanic. Spinazzola poteva tranquillamente diventare un titolare della Juve, con un stipendio anche non esagerato, invece è stato sacrificato per Luca Pellegrini (e per chiudere il bilancio senza esagerare nelle perdite). Cancelo ha avuto una plusvalenza monstre e ha portato un discreto giocatore come Danilo, ma l'ammortamento continua a essere un problema se addizionato agli altri. Se vendi un giocatore per plusvalenza ma ti porti anche a casa costi fissi nel corso degli anni il problema c'è.

Infine ci sono quelle a metà del guado. Perché se è vero che grazie a Kean sono arrivati 27 milioni, dall'altro aveva un contratto ancora abbastanza sostenibile e poteva essere una futura plusvalenza senza dovere andare ad acquistare altri giocatori, magari anche più costosi, come Chiesa o Kulusevski. Entrambi ottimi acquisti, ma che hanno portato zavorre economiche anche maggiori. Lo stesso discorso vale per Coman: venduto a 20 milioni per tenere (o puntare) su altri, per poi decidere una finale di Champions League. Economicamente poteva anche avere senso inizialmente, ma sull'onda lunga l'errore è stato grosso. Senza considerare altre plusvalenze non propriamente svincolate dal resto: Sturaro e Mandragora (record sia per Genoa che per Udinese) che in qualche modo tornano a galla negli anni successivi.