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TMW RADIO - Longhi: "Italia, con l'Inghilterra torni il gioco. E si riscatti Immobile"
Eurologia, Bruno Longhi tutto sull'Europeo e non solo....
Maracana con Marco Piccari e Cinzia Santangeli
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A TMW Radio, per "Eurologia", il giornalista Bruno Longhi ha detto la sua sugli Europei 2020.
Italia, le chance in finale?
"Arrivare comunque a una finale dopo aver mancato un Mondiale, è tanta roba. In finale ci sono due squadre forti".
C'è paura per l'arbitraggio:
"E' un nostro problema mentale. Ricordo di aver intervistato un calciatore inglese che tornò in patria dopo un esperienza in Italia e ciò proprio le polemiche sugli arbitraggi".
Quali i duelli decisivi?
"Continuo a sostenere che per quanto riguarda l'Italia non dobbiamo basarci sui precedenti o sul giorno di riposo in più. L'Italia deve funzionare con il gioco, è l'unica garanzia per tornare a vincere un Europeo. Noi sappiamo cosa dobbiamo fare e sappiamo chi dobbiamo temere. C'è una Nazionale forte, che ha il pubblico dalla sua parte, una difesa forte, un centrocampo robusto e un attacco scintillante. Dobbiamo essere organizzati. E poi il gioco di Kane di sottrarsi dai centrali può creare problemi a Bonucci e Chiellini, come accaduto con la Spagna. E poi c'è la variabile Sterling".
C'è qualche giocatore in difficoltà fisica nell'Italia e la preoccupa?
"Difficile dirlo, non vedendo gli allenamenti. Vedendo la partita con la Spagna sono tutti stanchi. Ma spero sono tutti così".
Immobile può brillare in finale?
"E' stato il campionato dell'Italia e non di Immobile. Me lo auguro che sia decisivo con uno spunto dei suoi, che nobiliti un Europeo che finora non è riuscito a nobilitare".
Roma, Mourinho ha dato una stoccata all'Inter. Che ne pensa?
"Sono state parole inopportune. Lui ha bisogno di sentire il rumore dei nemici. Ha parlato scientemente della sua ex squadra, che è la squadra da battere. Lui è lo Special One, ma non troppo, visto che dopo la finale di Madrid firmò subito col Real. E' rimasto indietro come comunicazione, deve vincere per non rischiare di diventare la parodia di se stesso".
E' un Milan che può stupire?
"Non è un Milan ancora definitivo, mancano ancora alcune mosse di mercato. L'unica squadra che può andare sul velluto è la Juventus. Ora vedremo cosa faranno le altre. Chi continua sotto traccia è l'Atalanta, che se trova la continuità è lo Scudetto, così come il Napoli. Spalletti con unasquadra così può essere la sorpresa".
Sarri ha parlato di Luis Alberto, che ora è un caso. Che succederà?
"Vedremo cosa spiegherà Luis Alberto, come ha detto il tecnico. Però la Lazio ha un grande allenatore, si sistemerà con la difesa a quattro, torna Felipe Anderson. Vedremo cosa farà".
Italia, le chance in finale?
"Arrivare comunque a una finale dopo aver mancato un Mondiale, è tanta roba. In finale ci sono due squadre forti".
C'è paura per l'arbitraggio:
"E' un nostro problema mentale. Ricordo di aver intervistato un calciatore inglese che tornò in patria dopo un esperienza in Italia e ciò proprio le polemiche sugli arbitraggi".
Quali i duelli decisivi?
"Continuo a sostenere che per quanto riguarda l'Italia non dobbiamo basarci sui precedenti o sul giorno di riposo in più. L'Italia deve funzionare con il gioco, è l'unica garanzia per tornare a vincere un Europeo. Noi sappiamo cosa dobbiamo fare e sappiamo chi dobbiamo temere. C'è una Nazionale forte, che ha il pubblico dalla sua parte, una difesa forte, un centrocampo robusto e un attacco scintillante. Dobbiamo essere organizzati. E poi il gioco di Kane di sottrarsi dai centrali può creare problemi a Bonucci e Chiellini, come accaduto con la Spagna. E poi c'è la variabile Sterling".
C'è qualche giocatore in difficoltà fisica nell'Italia e la preoccupa?
"Difficile dirlo, non vedendo gli allenamenti. Vedendo la partita con la Spagna sono tutti stanchi. Ma spero sono tutti così".
Immobile può brillare in finale?
"E' stato il campionato dell'Italia e non di Immobile. Me lo auguro che sia decisivo con uno spunto dei suoi, che nobiliti un Europeo che finora non è riuscito a nobilitare".
Roma, Mourinho ha dato una stoccata all'Inter. Che ne pensa?
"Sono state parole inopportune. Lui ha bisogno di sentire il rumore dei nemici. Ha parlato scientemente della sua ex squadra, che è la squadra da battere. Lui è lo Special One, ma non troppo, visto che dopo la finale di Madrid firmò subito col Real. E' rimasto indietro come comunicazione, deve vincere per non rischiare di diventare la parodia di se stesso".
E' un Milan che può stupire?
"Non è un Milan ancora definitivo, mancano ancora alcune mosse di mercato. L'unica squadra che può andare sul velluto è la Juventus. Ora vedremo cosa faranno le altre. Chi continua sotto traccia è l'Atalanta, che se trova la continuità è lo Scudetto, così come il Napoli. Spalletti con unasquadra così può essere la sorpresa".
Sarri ha parlato di Luis Alberto, che ora è un caso. Che succederà?
"Vedremo cosa spiegherà Luis Alberto, come ha detto il tecnico. Però la Lazio ha un grande allenatore, si sistemerà con la difesa a quattro, torna Felipe Anderson. Vedremo cosa farà".
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