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TMW - Materazzi: "Inter, cambio di vedute da Conte a Inzaghi. Può fare grandi cose"
"Come è cambiata l'Inter da Conte a Inzaghi? E' un cambio di vedute, Conte era uno che aspettava più gli avversari per colpire in contropiede con Hakimi e Lukaku. Inzaghi invece si sta adattando a giocatori differenti come Dzeko, che fa giocare più la squadra. Infatti si rischia un po' di più in difesa, ma l'importate è essere lassù in classifica". A parlare così, a margine dell'evento Nava Design Milano, è l'ex interista Marco Materazzi: "Quest'anno ci sono 5 o 6 squadre molto forti, c'è il Napoli che sta facendo benissimo, il Milan che ha dei ragazzi terribili con un nonno fenomenale come Ibrahimovic che fa ancora la differenza e c'è la Juve che non muore mai, vedrete che arriverà anche lei. E poi ci sono delle squadre che possono togliere punti alle squadre di testa, vedi la Fiorentina. Sarà un bel campionato".
Inter più forte o più debole dell'anno scorso? "Dico diversa nel modo di giocare e diversa in qualche uomo. Ma è una squadra forte che ha la consapevolezza di essere campione d'Italia. Non dimentichiamoci che ha un paio di campioni d'Europa e ha giocatori forti in tutti reparti. Può fare grandi cose".
L'impatto di Dzeko in questa Inter. "HA sempre fatto i suoi gol negli anni. Mi auguro che continui a fare quello che sta facendo. L'età al giorno d'oggi non conta: ci sono atleti con mentalità differenti da quelle del passato, adesso si cura ogni dettaglio. Ibra ne è la testimonianza ma anche Dzeko con i suoi anni è veramente forte".
Skriniar? "Sta facendo bene già da due anni, ha avuto penso una flessione al secondo o terzo anno all'Inter, ma solo i gradi si riprendono come si sta riprendendo lui. In questo momento è una sicurezza".
Bastoni? "Lo conosco, è un gran bravo ragazzo ed è quello che negli ultimi anni come difensore è cresciuto più di tutti. Non a caso ieri era titolare con la Nazionale italiana campione d'Europa".
I fischi di San Siro per Donnarumma? "Un portiere del suo livello non ha bisogno di pacche sulle spalle. E' forte, è campione d'Europa, è stato uno dei protagonisti di Euro2020. La questione di San Siro fa parte delle fedi calcistiche che in Nazionale non dovrebbero mai esserci, perché un conto è la Nazionale e un conto è il club".
Inter più forte o più debole dell'anno scorso? "Dico diversa nel modo di giocare e diversa in qualche uomo. Ma è una squadra forte che ha la consapevolezza di essere campione d'Italia. Non dimentichiamoci che ha un paio di campioni d'Europa e ha giocatori forti in tutti reparti. Può fare grandi cose".
L'impatto di Dzeko in questa Inter. "HA sempre fatto i suoi gol negli anni. Mi auguro che continui a fare quello che sta facendo. L'età al giorno d'oggi non conta: ci sono atleti con mentalità differenti da quelle del passato, adesso si cura ogni dettaglio. Ibra ne è la testimonianza ma anche Dzeko con i suoi anni è veramente forte".
Skriniar? "Sta facendo bene già da due anni, ha avuto penso una flessione al secondo o terzo anno all'Inter, ma solo i gradi si riprendono come si sta riprendendo lui. In questo momento è una sicurezza".
Bastoni? "Lo conosco, è un gran bravo ragazzo ed è quello che negli ultimi anni come difensore è cresciuto più di tutti. Non a caso ieri era titolare con la Nazionale italiana campione d'Europa".
I fischi di San Siro per Donnarumma? "Un portiere del suo livello non ha bisogno di pacche sulle spalle. E' forte, è campione d'Europa, è stato uno dei protagonisti di Euro2020. La questione di San Siro fa parte delle fedi calcistiche che in Nazionale non dovrebbero mai esserci, perché un conto è la Nazionale e un conto è il club".
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