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Gli errori arbitrali pesano più delle assenze. Il Milan ne sa qualcosa, ma sa anche come reagireTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 18 ottobre 2021, 07:15Serie A
di Antonello Gioia

Gli errori arbitrali pesano più delle assenze. Il Milan ne sa qualcosa, ma sa anche come reagire

Tre errori arbitrali evidenti nelle ultime tre partite: il rigore inesistente concesso all'ultimo secondo all'Atletico Madrid in Champions League dal disastroso arbitro Cakir, il fallo non fischiato a Messias sul 2-3 di Pasalic a Bergamo contro l'Atalanta e il generosissimo penalty regalato all'Hellas Verona per un fallo di Romagnoli su Kalinic nonostante le immagini mostrino chiaramente la vicenda al contrario. Il Milan non vive di certo un periodo fortunato sotto tanti punti di vista, ma c'è una certezza: la squadra sa come reagire alla sfortuna e agli episodi sfortunati. Sempre.



In campionato ok, in Europa no



Almeno in campionato, comunque, tali torti arbitrali non hanno comportato perdite di punti ai rossoneri; sia contro l'Atalanta che contro il Verona, infatti, sono arrivati due 3-2 importantissimi a favore di Ibrahimovic e compagni, frutto di un gruppo capace di gettare sempre il cuore oltre gli ostacoli, siano essi derivati dall'indiscussa bravura dell'avversario che dalle assenze che, per l'appunto, da decisioni errate da parte del direttore di gara. In Champions League, però, la situazione è assai più complicata: gli zero punti in due partite, infatti, non permettono a Pioli di dormire sonni tranquilli pensando al passaggio del turno.



Spirito battagliero



Su tale situazione di classifica pesano, ovviamente, le sciagurate decisioni di Cakir: con sole sei partite a disposizione, il tempo per recuperare a eventuali errori non dipendenti dal Milan stesso è pochissimo. Domani, dunque, sarà una sorta di (quasi) ultima spiaggia: a Porto si deve vincere, provando a mettere in campo il gioco e il cuore Milan tanto apprezzati in questi mesi; le tante assenze si superano così: con il gioco, la voglia e l'abnegazione 'alla Castillejo', ma agli errori arbitrali è difficile mettere sempre una pezza. Il Milan di Pioli ha mostrato che sa come rialzare la testa: lo ha fatto post Cakir, ha resistito post Bergamo, ha rimontato post Kalinic. Al "Do Dragao" - c'è da scometterlo - si entrerà in campo con lo stesso spirito.