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TOP 100 TMW - Insigne e Lautaro, classe e rigori falliti. Pedro vola. Posizioni dalla 35 alla 31
Oggi presentiamo la Top 100 TMW, stilata in base alle medie voto assegnate ai calciatori dalle pagelle di tuttomercatoweb.com, fra coloro che abbiano preso voto in almeno 6 partite.
Di seguito le posizioni dalla 35 alla 31:
35 - PEDRO (Lazio) 6.38
I tifosi della Lazio ancora ringraziano la Roma per il gentile omaggio, Sarri se lo coccola e lui risponde facendo sempre la differenza, conoscendo perfettamente i meccanismi del tecnico e integrandosi con i suoi compagni di squadra. Il gol segnato nel derby gli vale l'immortalità, lui si presenta alla pausa internazionale andando a segno nelle ultime tre partite. Da cineteca l'esecuzione contro la Fiorentina.
34 - SALVATORE SIRIGU (Genoa) 6.38
Il Torino lo scarica, il Genoa ringrazia. Ciò che dispiace è vedere un portiere così ritrovarsi a lottare per non retrocedere. Ha già garantito ai rossoblù punti pesanti con interventi a volte da Superman. Buttate un occhio su Bologna-Genoa, alla sua parata su Soriano all'ultimo secondo.
33 - LAUTARO MARTINEZ (Inter) 6.39
L’uomo simbolo a cui si è aggrappata l’Inter dopo l’addio di Romelu Lukaku aveva ripreso da dove aveva lasciato. Ovvero dai gol e dalle prestazioni trascinanti che hanno permesso all’Inter di non perdere neanche una gara nelle prime 7 stagionali. In quel periodo sono cinque le reti segnate dal Toro, che però dal ritorno dall'Argentina dopo il break internazionale di ottobre non riesce più a buttarla dentro, arrivando anche a fallire un rigore decisivo contro il Milan.
32 - LORENZO INSIGNE (Napoli) 6.40
Nonostante tre rigori falliti il capitano del Napoli si distingue per grandi prestazioni. Su tutte quelle contro il Bologna, dove realizza una doppietta e contro la Sampdoria, dove serve 2 assist. La sua imprevedibilità e classe sono l'arma in più del Napoli rullo compressore di queste prime dodici giornate.
31 - IVAN PERISIC (Inter) 6.40
Adattato esterno nel centrocampo a 5 più per necessità che per convinzione da Antonio Conte, il croato è riuscito a ritagliarsi un importante ruolo nello scudetto vinto nella passata stagione. Anche Inzaghi gli ribadisce fiducia, schierandolo titolare 10 volte su 12. Segna anche n gol a Firenze chiudendo la contesa ma soprattutto serve l'assist per Dzeko che avvia la rimonta contro il Sassuolo.
Di seguito le posizioni dalla 35 alla 31:
35 - PEDRO (Lazio) 6.38
I tifosi della Lazio ancora ringraziano la Roma per il gentile omaggio, Sarri se lo coccola e lui risponde facendo sempre la differenza, conoscendo perfettamente i meccanismi del tecnico e integrandosi con i suoi compagni di squadra. Il gol segnato nel derby gli vale l'immortalità, lui si presenta alla pausa internazionale andando a segno nelle ultime tre partite. Da cineteca l'esecuzione contro la Fiorentina.
34 - SALVATORE SIRIGU (Genoa) 6.38
Il Torino lo scarica, il Genoa ringrazia. Ciò che dispiace è vedere un portiere così ritrovarsi a lottare per non retrocedere. Ha già garantito ai rossoblù punti pesanti con interventi a volte da Superman. Buttate un occhio su Bologna-Genoa, alla sua parata su Soriano all'ultimo secondo.
33 - LAUTARO MARTINEZ (Inter) 6.39
L’uomo simbolo a cui si è aggrappata l’Inter dopo l’addio di Romelu Lukaku aveva ripreso da dove aveva lasciato. Ovvero dai gol e dalle prestazioni trascinanti che hanno permesso all’Inter di non perdere neanche una gara nelle prime 7 stagionali. In quel periodo sono cinque le reti segnate dal Toro, che però dal ritorno dall'Argentina dopo il break internazionale di ottobre non riesce più a buttarla dentro, arrivando anche a fallire un rigore decisivo contro il Milan.
32 - LORENZO INSIGNE (Napoli) 6.40
Nonostante tre rigori falliti il capitano del Napoli si distingue per grandi prestazioni. Su tutte quelle contro il Bologna, dove realizza una doppietta e contro la Sampdoria, dove serve 2 assist. La sua imprevedibilità e classe sono l'arma in più del Napoli rullo compressore di queste prime dodici giornate.
31 - IVAN PERISIC (Inter) 6.40
Adattato esterno nel centrocampo a 5 più per necessità che per convinzione da Antonio Conte, il croato è riuscito a ritagliarsi un importante ruolo nello scudetto vinto nella passata stagione. Anche Inzaghi gli ribadisce fiducia, schierandolo titolare 10 volte su 12. Segna anche n gol a Firenze chiudendo la contesa ma soprattutto serve l'assist per Dzeko che avvia la rimonta contro il Sassuolo.
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