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TMW RADIO - Fontanella: "Mi cercano in Asia e in Serie C, valuto con il Valletta il mio futuro"TUTTO mercato WEB
lunedì 10 gennaio 2022, 19:25Altre Notizie
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Fontanella: "Mi cercano in Asia e in Serie C, valuto con il Valletta il mio futuro"

Mario Fontanella ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Mario Fontanella, attaccante del Valletta, ha così parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dalla sua inclusione nei migliori venti migliori realizzatori degli ultimi anni stilata da un noto sito specializzato: “La prima cosa che ho pensato è che si fossero sbagliati! (Ride, ndr) Anche qui a Malta se ne è parlato molto…".

Qualche rimpianto su cosa è stato prima di Malta?
"Ciò che abbiamo ci meritiamo, mi avrebbe sicuramente fatto piacere giocare in Italia, sarei voluto arrivare in Serie B. La mia sfortuna è non essere mai stato seguito da nessuno, si sa come va il calcio. Però la mia fortuna è stata riuscire sempre a fare gol".

Si muove qualcosa dal mercato?
"Dirò la verità, mi sto divertendo. Arrivano offerte dall'Asia, messaggi in piena notte mentre stai dormendo! Ti svegli che ti ha scritto un tale Mohammed e c'è tua moglie che si chiede cosa stia accadendo. Ogni giorno è così, anche poco fa parlavo col direttore del Valletta che aveva ricevuto un'altra offerta. L'anno scorso, tra Covid e infortuni, non mi chiamava 'manco mia mamma!".

Qualche desiderio?
"La realtà è che al Valletta sto benissimo ma anche che non sono un ragazzino. Sono ambizioso, se si creano le giuste situazioni penso che sia arrivato il tempo di andare. Sanno del mio desiderio".

C'è qualcosa anche in Italia?
"Sì, lo posso dire. Ho parlato ieri al telefono con Luigi Condò, ds della Vibonese, e mi farebbe piacere dare una mano. Gli ho detto di parlare col Valletta e di mettersi in coda, ma con lui siamo amici e c'è un rapporto. Però la Serie C italiana non sarebbe la prima scelta oggi, dico la verità".

Conta più l'aspetto economico o anche quello tecnico?
"C'è stata per esempio una proposta dalla B di Dubai che ho rifiutato mentre stiamo parlando con un club dell'Oman con cui potrei giocare la Champions League asiatica, cosa che non ho mai potuto fare a differenza di quella europea".

Troppo difficile per un napoletano essere profeta in patria?
"Purtroppo non puntano sul settore giovanile, la verità è questa. Altre squadre sì, e si vede, a Napoli però non è così".


Che ne pensa della scelta di Insigne?
"Abbiamo giocato anche insieme e posso dire anche perché dal mio punto di vista ha fatto bene. Ha un contratto, è il capitano della squadra con tante presenze e gol, è napoletano e se gli offrono la metà della cifra è perché lo vogliono mandare via senza dirglielo. Andando fuori, a Toronto in un campionato meno conosciuto, ha anche fatto il bene del Napoli. Meglio che vederlo all'Inter".

L'ambiente capirà?
"Qualsiasi scelta avesse fatto, le critiche sarebbero comunque arrivate. Per me ha fatto bene".

Che messaggio dal club?
"Fossi stato nel presidente avrei fatto di tutto per non lasciarlo andare, è un simbolo e un giocatore fortissimo. Si capisce però che è stata fatta una scelta da parte della società, dicendo che ogni giocatore è uguale. Però non è così".

Come procede la questione della nazionalità maltese?
"Mi avrebbe fatto tanto piacere lavorare con Mangia, e penso anche sia lo stesso per lui. Fa sempre il mio nome ma la vedo difficile perché mi dicono che sono troppo in là con l'età. Il mister però sta spingendo perché ha un girone di Nations League che potrebbe provare a vincere".

A che punto è il calcio a Malta?
"Qualche anno fa il mio Valletta era invincibile, ora non più. Non so però dire se il livello sia salito verso l'alto o il basso, dopo il Covid credo sia calato".

Una nazionalità più esotica l'avrebbe aiutato?
"Magari potrei chiamarmi Fontanellinho".