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TMW - Tebas: "Mbappé al Real? La Juventus ha comprato Ronaldo e l'Italia non è cresciuta"
"Mbappé al Real Madrid? Se arriverà sarà un aiuto per noi, ma non è solo una questione di giocatori". A dirlo è il presidente de La Liga, Javier Tebas, intervenuto in un incontro a Siviglia a margine della finale di Europa League. "La crescita economica di una Liga non è data solo da chi puoi acquistare. Devi avere un progetto dietro. L'Italia per esempio ha avuto la possibilità, grazie al governo, di avere uno statuto migliore per acquistare giocatori migliori. È successo con Cristiano Ronaldo, eppure non è cresciuta. Devi avere una situazione adeguata, non puoi pensare di migliorare solo con i giocatori. Possono comprare chiunque: Haaland, Mbappé, Ronaldo. Eppure non crescerà".
Sui risultati delle squadre de LaLiga. “Alle volte i club giocano a un certo livello per un periodo limitato. Ma siamo abbastanza fortunati, basta vedere i risultati degli ultimi anni. Non so cosa succederà più avanti, ma abbiamo avuto squadre in finale, in semifinale. Nelle ultime stagioni abbiamo avuto anni straordinari. Vincere l’Europa League, ma anche arrivare in semifinale in Champions non è per nulla semplice, sembra ma non lo è. Non dobbiamo dimenticare che siamo sopra la Premier League sul ranking, ed è calcolato sui risultati. Siamo contenti di raggiungere certi successi”.
Sul Mondiale in Qatar. “Quando organizzi certe cose, dovresti pensare correttamente che i giocatori sono pagati dai club. Abbiamo 90-95 giocatori internazionali che giocheranno in Qatar, questo rischia di rompere economicamente La Liga. Stiamo pensando di organizzare amichevoli, la Smartbank (la seconda divisione) continuerà. C’erano cinque giocatori dalla seconda divisione al Mondiale in Russia, le squadre saranno penalizzate".
Sulle decisioni sulla Superlega. “Penso che non succederà niente. Perché avrebbe un aspetto non solo legale, ma anche politico. Non credo che sia necessario un ban, ma se uno vuole competere una propria coppa, può farlo ma deve competere in quella. Mi pare logico che non possa giocare in tutte le leghe. Il Real Madrid vuole competere qui? La Juve qui? Il Barcellona? Che però competano lì, non in altre competizioni”.
Sui risultati delle squadre de LaLiga. “Alle volte i club giocano a un certo livello per un periodo limitato. Ma siamo abbastanza fortunati, basta vedere i risultati degli ultimi anni. Non so cosa succederà più avanti, ma abbiamo avuto squadre in finale, in semifinale. Nelle ultime stagioni abbiamo avuto anni straordinari. Vincere l’Europa League, ma anche arrivare in semifinale in Champions non è per nulla semplice, sembra ma non lo è. Non dobbiamo dimenticare che siamo sopra la Premier League sul ranking, ed è calcolato sui risultati. Siamo contenti di raggiungere certi successi”.
Sul Mondiale in Qatar. “Quando organizzi certe cose, dovresti pensare correttamente che i giocatori sono pagati dai club. Abbiamo 90-95 giocatori internazionali che giocheranno in Qatar, questo rischia di rompere economicamente La Liga. Stiamo pensando di organizzare amichevoli, la Smartbank (la seconda divisione) continuerà. C’erano cinque giocatori dalla seconda divisione al Mondiale in Russia, le squadre saranno penalizzate".
Sulle decisioni sulla Superlega. “Penso che non succederà niente. Perché avrebbe un aspetto non solo legale, ma anche politico. Non credo che sia necessario un ban, ma se uno vuole competere una propria coppa, può farlo ma deve competere in quella. Mi pare logico che non possa giocare in tutte le leghe. Il Real Madrid vuole competere qui? La Juve qui? Il Barcellona? Che però competano lì, non in altre competizioni”.
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