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TMW RADIO - Aguilera: "Genoa, che coppia io e Skuhravý. Mi piace tanto il gioco di Gasperini"
Ospiti: Pato Aguilera e Simone Braglia
Maracanà con Marco Piccari
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Grande ospite a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio. E' intervenuto infatti l'ex attaccante del Genoa Carlos Alberto Aguilera:
Che ricordi ha del suo Genoa?
"Avevamo una squadra molto forte, con Skuhravý facevamo una grande coppia d'attacco e Bagnoli era uno dei migliori allenatori d'Italia. Eravamo davvero una famiglia".
C'è oggi una coppia d'attaccanti come la vostra?
"No, non giocano come prima. Noi però avevamo una squadra che si muoveva bene. C'erano Bortolazzi, Eranio, Ruotolo, Torrente, Caricola, Collovati, quando andavamo in campo davamo tutto per la maglia. Bello essere ancora ricordato dai tifosi del Genoa ma non solo".
Segue il calcio italiano?
"Poco ora ma spero che il Genoa torni velocemente in Serie A e sono sicuro che lo farà".
Si rivede in qualche calciatore ora?
"No, perché è cambiato troppo il calcio. Prima era molto difficile. Ci sono giocatori forti ma è difficile trovare uno simile a me, perché è più fisico e tecnico ora. Mi piacerebbe molto giocare in questo calcio. Gli arbitri fischiano di più rispetto a una volta, quando ti picchiavano tanto".
Lukaku e Lautaro come Aguilera-Skuhravý?
"Sono diversi. Lukaku è forte fisicamente, Lautaro può giocare seconda punta. Skuhravý però era il miglior centravanti insieme a Van Basten".
Quale il difensore che la picchiava di più?
"Vierchowod. Ho giocato tanto contro di lui, io gli chiedevo ma lui non parlava molto, anzi. Stava zitto e picchiava. Era fortissimo però".
Quale allenatore le piace in Italia?
"Gasperini. Con l'Atalanta ha fatto davvero grandi cose. Mi piace quel gioco veloce, aggressivo, che punta subito la porta avversaria. Per me è il migliore".
E il Milan?
"L'ho visto qualche volta, mi sembrava che nessuno volesse prendere questo Scudetto tra loro e l'Inter".
E del Torino?
"Non merita questo momento. Merita un altro futuro, lo merita la tifoseria, di lottare sempre per un posto UEFA".
Che ricordi ha del suo Genoa?
"Avevamo una squadra molto forte, con Skuhravý facevamo una grande coppia d'attacco e Bagnoli era uno dei migliori allenatori d'Italia. Eravamo davvero una famiglia".
C'è oggi una coppia d'attaccanti come la vostra?
"No, non giocano come prima. Noi però avevamo una squadra che si muoveva bene. C'erano Bortolazzi, Eranio, Ruotolo, Torrente, Caricola, Collovati, quando andavamo in campo davamo tutto per la maglia. Bello essere ancora ricordato dai tifosi del Genoa ma non solo".
Segue il calcio italiano?
"Poco ora ma spero che il Genoa torni velocemente in Serie A e sono sicuro che lo farà".
Si rivede in qualche calciatore ora?
"No, perché è cambiato troppo il calcio. Prima era molto difficile. Ci sono giocatori forti ma è difficile trovare uno simile a me, perché è più fisico e tecnico ora. Mi piacerebbe molto giocare in questo calcio. Gli arbitri fischiano di più rispetto a una volta, quando ti picchiavano tanto".
Lukaku e Lautaro come Aguilera-Skuhravý?
"Sono diversi. Lukaku è forte fisicamente, Lautaro può giocare seconda punta. Skuhravý però era il miglior centravanti insieme a Van Basten".
Quale il difensore che la picchiava di più?
"Vierchowod. Ho giocato tanto contro di lui, io gli chiedevo ma lui non parlava molto, anzi. Stava zitto e picchiava. Era fortissimo però".
Quale allenatore le piace in Italia?
"Gasperini. Con l'Atalanta ha fatto davvero grandi cose. Mi piace quel gioco veloce, aggressivo, che punta subito la porta avversaria. Per me è il migliore".
E il Milan?
"L'ho visto qualche volta, mi sembrava che nessuno volesse prendere questo Scudetto tra loro e l'Inter".
E del Torino?
"Non merita questo momento. Merita un altro futuro, lo merita la tifoseria, di lottare sempre per un posto UEFA".
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