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Juve, il dominio dell’Atletico un campanello d’allarme a sette giorni dal via
Si è chiusa forse nel peggiore dei modi la preseason della Juventus. La squadra di Massimiliano Allegri è pesantemente crollata sotto i colpi dell’Atletico Madrid arrivato ieri a Torino per l’ultimo test amichevole prima che, entrambe, diano il via alla stagione ufficiale nel prossimo fine settimana. Poker senza remore per i colchoneros che hanno espugnato il Training Center della Continassa con la tripletta del grande ex Alvaro Morata e con il gol nel finale di Cunha.
Stesse problematiche della scorsa stagione.
È parso sostanzialmente di vedere la stessa Juventus della scorsa stagione, come se una linea di continuità non fosse stata spezzata dal passaggio dalla stagione 2021\2022 alla 2022\2023. Una Juve sterile, senza idee, incapace di muovere il pallone con rapidità e di farlo con schemi e soluzioni atte a far male alla difesa avversaria. Che infatti non ha mai sofferto, subendo un solo tiro in porta dopo 57 minuti targato Fabio Miretti. Vlahovic isolato, Di Maria quasi mai coinvolto, reparto di mezzo piatto e una fase difensiva ancora tutta da registrare e apparsa, in queste prime settimane, in grande difficoltà.
Anche la fase difensiva in crisi.
8 gol presi in 4 amichevoli sono un segnale che più di qualcosa sia ancora da oliare e le partenze di due come De Ligt e Chiellini non possono non far accendere un campanello d’allarme. Quando i bianconeri hanno provato ad alzare il pressing, anche qui sull’onda lunga della scorsa stagione, l’Atletico Madrid è stato capace di eluderlo con una facilità disarmante. Chiudendosi tutti dietro la linea del pallone, risalire il campo diventa quasi uno sport estremo per questa squadra. In tal senso il lavoro da fare appare ancora davvero tanto, fra sette giorni però a Torino arriva il Sassuolo e si comincerà a fare sul serio.
Stesse problematiche della scorsa stagione.
È parso sostanzialmente di vedere la stessa Juventus della scorsa stagione, come se una linea di continuità non fosse stata spezzata dal passaggio dalla stagione 2021\2022 alla 2022\2023. Una Juve sterile, senza idee, incapace di muovere il pallone con rapidità e di farlo con schemi e soluzioni atte a far male alla difesa avversaria. Che infatti non ha mai sofferto, subendo un solo tiro in porta dopo 57 minuti targato Fabio Miretti. Vlahovic isolato, Di Maria quasi mai coinvolto, reparto di mezzo piatto e una fase difensiva ancora tutta da registrare e apparsa, in queste prime settimane, in grande difficoltà.
Anche la fase difensiva in crisi.
8 gol presi in 4 amichevoli sono un segnale che più di qualcosa sia ancora da oliare e le partenze di due come De Ligt e Chiellini non possono non far accendere un campanello d’allarme. Quando i bianconeri hanno provato ad alzare il pressing, anche qui sull’onda lunga della scorsa stagione, l’Atletico Madrid è stato capace di eluderlo con una facilità disarmante. Chiudendosi tutti dietro la linea del pallone, risalire il campo diventa quasi uno sport estremo per questa squadra. In tal senso il lavoro da fare appare ancora davvero tanto, fra sette giorni però a Torino arriva il Sassuolo e si comincerà a fare sul serio.
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