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Il calcio sottosopra di Gasp: prima prendeva gol al primo tiro, ora ha la miglior difesaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 19 settembre 2022, 14:38Serie A
di Andrea Losapio

Il calcio sottosopra di Gasp: prima prendeva gol al primo tiro, ora ha la miglior difesa

Tre gol subiti in sette partite sarebbe un ottimo ruolino di marcia per qualsiasi squadra. Se è l'Atalanta iper offensiva di Gasperini, abituata a segnare 100 gol all'anno ma prenderne molti, questo sembra davvero un calcio sottosopra. Ci è voluta anche un po' di fortuna per uscire da Roma con i tre punti e la porta inviolata, in una giornata che poteva prendere una brutta piega dopo lo scontro aereo fra Demiral e Musso. Il portiere ha avuto la peggio, fratturandosi lo zigomo ed essendo costretto alla corsa in ospedale, ma cambiando i fattori il risultato non cambia. Perché Sportiello, chiamato dalla panchina, ha dato molta sicurezza alla difesa, parando quel che era possibile e affidandosi anche al fato quando la conclusione era fuori dalla sua portata.

Non è solo il portiere a fare la differenza, ovviamente. In una retroguardia flagellata dall'infortunio di Djimsiti e la positività all'antidoping di Palomino, tutti sono chiamati a fare la loro parte. Meno offensivamente, soprattutto Hateboer che nell'ultimo periodo ha contenuto molto invece che calpestare l'area avversaria - encomiabile il suo recupero su Shomurodov ieri - ma anche Maehle. Toloi è sempre l'intoccabile, Demiral è ruvido più di quanto basta e rischia un rigore su Zaniolo. Scalvini entra nella partita, la spacca ed esce, Okoli si abbraccia con Zaniolo per praticamente tutto il secondo tempo. È un calcio molto differente, fatto di lotta e non di classe, quella che manca da quando Gomez e Ilicic non giocano più.


Per la verità le soluzioni offensive sono tante, tantissime, quelle difensive no. C'è la possibilità di arretrare De Roon, sugli esterni Zappacosta e Zortea erano fuori dai giochi. In difesa, appunto, si alternano quelli che ci sono. Sembra un'Atalanta ritornata al 2016, con alcuni illustri sconosciuti (o quasi) che si ritagliano un posto importante. E, come quell'Atalanta da Napoli in poi, subisce poco e vince di misura.