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tmw / inter / Qatar 2022
Gruppo H, l'Uruguay ai raggi X: il miglior centrocampo dei mondiali? Non limitate NunezTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone
venerdì 18 novembre 2022, 19:20Qatar 2022
di Ivan Cardia

Gruppo H, l'Uruguay ai raggi X: il miglior centrocampo dei mondiali? Non limitate Nunez

Terza grande potenza del calcio sudamericano, l'Uruguay arriva in Qatar senza grandi sorprese. Terza nel girone di qualificazione, la selezione di Montevideo non presenta neanche esclusioni clamorose: sono rimasti a casa gli "italiani" Satriano, Pereiro e Nandez. Ma forse per gridare allo scandalo serve qualcosa di diverso.

La formazione tipo - La certezza principale è legata alla difesa a quattro, lì davanti si passa dal 4-3-3 al 4-4-2 senza troppa difficoltà. Anche per la grande varietà di soluzioni a disposizione del ct. Rimaniamo alla retroguardia: da verificare le condizioni di Araujo, convocato nonostante l'infortunio: il centrale del Barça in nazionale agisce prevalentemente da terzino destro. In mezzo ci sono anche due grandi vecchi come Caceres e Coates. Davanti gerarchie variabili: uno come Darwin Nunez non si può davvero ignorare.

Uruguay (4-3-3): Muslera; Araujo (Suarez), Godin, Gimenez, Olivera; Bentancur, Torreira, Valverde; De La Cruz, Suarez, Cavani.

Il ct: Diego Alonso - Raccogliere l'eredità di un certo Oscar Tabarez non è mica semplice. Modesto attaccante da calciatore - ma con un bell'exploit in Liga all'Atlético Madrid - il classe '75 ha iniziato la sua carriera da allenatore tra Uruguay e Paraguay. Il salto di qualità in Messico: col Pachuca ha vinto una Clausura e una Champions League del Centro America, successo bissato col Monterrey. Non entusiasmante l'avventura con l'Inter Miami in MLS, da settembre 2021 allena la nazionale del suo Paese, col compito di farla navigare lontano dalla delusione per la Copa América.


Oltre alla garra c'è di più - Al di là della facile retorica sul carattere uruguaiano, è una nazionale che ha tantissimi punti di forza. Diversi giocatori sono al top europeo, il centrocampo con Bentancur e Valverde nel miglior momento delle rispettive carriere rischia di essere uno dei migliori dell'intera competizione. Sulla carta, il mix fra esperti e giovani potrebbe essere giusto. Ma è proprio quello il potenziale punto debole: con tutto il rispetto per la generazione dei Suarez e dei Cavani, l'Uruguay non può permettersi di peccare di riconoscenza, visto quello che offre il nuovo. A partire, appunto, da Nunez.

Il calendario - Il gruppo H è uno di quelli in cui chiunque può vincere o perdere con chiunque. Potere all'aristocrazia? Passano Portogallo e Uruguay. Ma la Corea è una mina vagante e il Ghana da non sottovalutare. Molto passerà dal big match piazzato a metà percorso.

24 novembre: Uruguay-Corea del Sud
28 novembre: Portogallo-Uruguay
2 dicembre: Ghana-Uruguay