Se il girone ti aiuta... Trent’anni dopo, la Danimarca prova a sorprendere di nuovo

Trent’anni dopo, la Danimarca è pronta a sorprendere di nuovo? Lontanissimi i tempi dello storico europeo del 1992, vinto dalla nazionale di Copenaghen, che però si era qualificata alla competizione per l'esclusione della Jugoslavia a seguito dello scoppio della guerra. In Qatar, Christian Eriksen e compagni ci sono andati con merito, stravincendo il girone - a dir poco piuttosto abbordabile - di qualificazione. Nessuno, a livello europeo, ha avuto un percorso così netto, con 27 punti in 10 partite disputate per una squadra che comunque a Euro 2020 è stata capace di spingersi sino alle semifinali.

E adesso? Dato che il sorteggio dà e il sorteggio toglie, il gruppo D, quello della Danimarca, non è dei più semplici. C'è la Francia, che dovrebbe fare carne da macello delle altre.

Ma Eriksen & Co potrebbero approfittarne ancora: sulla carta, sono superiori sia alla Tunisia che all'Australia. Nella new wave del calcio nordico, sono del resto una delle nazionali più complete. Anche se quella che doveva essere la generazione d'oro - quella dei Dolberg, Cornelius, Damsgaard e Skov Olsens - ha un po' tradito le attese. Solida dietro, con un tasso tecnico piuttosto alto, può essere la sorpresa dei mondiali. Quantomeno provare a eguagliare i quarti di finale del 1994, finora miglior risultato danese nella storia della rassegna iridata.