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L'Atalanta non sa più vincere: Lookman e compagni sbattono su Silvestri, con l'Udinese è 0-0
L'Atalanta non sa più vincere. Nonostante un buon secondo tempo, la squadra di Gasperini non riesce a strappare i tre punti contro l'Udinese, andando a sbattere contro la difesa di Sottil e soprattutto contro Silvestri, che nel finale sigilla lo 0-0 con una grande parata di Toloi. I bergamaschi ci provano, insistono per tutta la ripresa ma non riescono a trovare quel gol che manca dalla partita (persa) contro il Lecce, uscendo dal Gewiss con un punto che in classifica non serve a molto.
Regna l'equilibrio, ma l'Udinese convince maggiormente
A Bergamo è una sfida molto equilibrata, tirata, tra due squadre attente a non commettere errori per evitare di lasciare tanto spazio all’avversario. La gara è fisica, il ritmo fatica a crescere e si gioca tanto sui duelli e sugli uno contro uno. Il primo squillo è dell’Udinese, grazie ad una grande giocata di Beto in contropiede, che salta secco Demiral e serve in area di rigore Lovric, il quale, solissimo, con il mancino calcia a lato, salvando la Dea. La reazione dell’Atalanta si affida al solito Lookman, che prova a mettere in moto Hojlund ma è soprattutto con azioni in solitaria che cerca di pungere la difesa dell’Udinese. Ma i friulani sono più compatti e pericolosi, e a metà primo tempo sfiorano il vantaggio con un tiro da fuori di Success, che finisce sul fondo non di molto, a Musso immobile. La squadra di Sottil spinge e ancora con Beto va vicino al gol: l’attaccante, lanciato in porta solo contro Musso, prova a scartare il portiere argentino, che con un grande riflesso riesce a rubare la palla al 9 friulano e ad evitare lo 0-1. L'Atalanta prova a scuotersi nel finale: Lookman cerca di accendersi, Ruggeri mette in apprensione Silvestri con un cross che rischia i diventare un tiro, poi è Koopmeiners a farsi vedere con un sinistro da fuori, bloccato dal portiere friulano. La conclusione segna anche la fine della partita dell’olandese, che alza bandiera bianca per un problema muscolare. Al suo posto entra Ederson, con una mossa più offensiva di Gasperini, che chiude però il primo tempo sullo 0-0.
L’Atalanta cambia passo, ma non trova la rete
La ripresa si apre con gli stessi ventidue che hanno chiuso la prima frazione, ma con un’Atalanta con un piglio diverso. I bergamaschi si fanno subito vedere con un tiro da fuori di Ederson, respinto in angolo da Silvestri, ma sono soprattutto Boga e Lookman ad alzare il ritmo. L’ivoriano lavora benissimo nello stretto, l’ex Leicester invece cerca di essere più incisivo in zona tiro. Lookman semina ancora il panico tra dribbling e conclusioni, Boga si inserisce negli spazi e l’Udinese va in affanno. Sottil si gioca la carta Pereyra, nonostante il Tucumano non sia al meglio, mentre Gasp si muove nervosamente nell’area tecnica e decide di effettuare i cambi che aveva pensato qualche minuto prima: fuori Boga e Lookman, dentro Pasalic e Muriel, ‘congelati’ vista la fase di crescita dei due esterni ad inizio ripresa. In campo c'è solo la Dea, che continua a spingere ma non riesce a trovare la via della rete. Hojlund non è nella sua serata migliore, Muriel e Pasalic si inseriscono di continuo ma non riescono a concretizzare. L’Udinese capisce il momento e si compatta ancor di più, cercando di fare male in contropiede. Sottil inserisce anche Samardzic e Thauvin, che ha una buona palla per segnare ma spara su Musso. L’assedio Atalanta prosegue: Pasalic ci prova con un colpo da biliardo ma non trova la porta, poi è il turno di Toloi, che gira in porta ma si vede sbarrare la strada da una splendida parata di Silvestri. L'Atalanta è tutta avanti, l'Udinese si ripara in area di rigore e respinge ciò che può. La squadra di Gasp ci prova, ma ancora una volta non è serata: al Gewiss finisce 0-0 e la Dea non riesce ad avvicinare la zona Champions.
Regna l'equilibrio, ma l'Udinese convince maggiormente
A Bergamo è una sfida molto equilibrata, tirata, tra due squadre attente a non commettere errori per evitare di lasciare tanto spazio all’avversario. La gara è fisica, il ritmo fatica a crescere e si gioca tanto sui duelli e sugli uno contro uno. Il primo squillo è dell’Udinese, grazie ad una grande giocata di Beto in contropiede, che salta secco Demiral e serve in area di rigore Lovric, il quale, solissimo, con il mancino calcia a lato, salvando la Dea. La reazione dell’Atalanta si affida al solito Lookman, che prova a mettere in moto Hojlund ma è soprattutto con azioni in solitaria che cerca di pungere la difesa dell’Udinese. Ma i friulani sono più compatti e pericolosi, e a metà primo tempo sfiorano il vantaggio con un tiro da fuori di Success, che finisce sul fondo non di molto, a Musso immobile. La squadra di Sottil spinge e ancora con Beto va vicino al gol: l’attaccante, lanciato in porta solo contro Musso, prova a scartare il portiere argentino, che con un grande riflesso riesce a rubare la palla al 9 friulano e ad evitare lo 0-1. L'Atalanta prova a scuotersi nel finale: Lookman cerca di accendersi, Ruggeri mette in apprensione Silvestri con un cross che rischia i diventare un tiro, poi è Koopmeiners a farsi vedere con un sinistro da fuori, bloccato dal portiere friulano. La conclusione segna anche la fine della partita dell’olandese, che alza bandiera bianca per un problema muscolare. Al suo posto entra Ederson, con una mossa più offensiva di Gasperini, che chiude però il primo tempo sullo 0-0.
L’Atalanta cambia passo, ma non trova la rete
La ripresa si apre con gli stessi ventidue che hanno chiuso la prima frazione, ma con un’Atalanta con un piglio diverso. I bergamaschi si fanno subito vedere con un tiro da fuori di Ederson, respinto in angolo da Silvestri, ma sono soprattutto Boga e Lookman ad alzare il ritmo. L’ivoriano lavora benissimo nello stretto, l’ex Leicester invece cerca di essere più incisivo in zona tiro. Lookman semina ancora il panico tra dribbling e conclusioni, Boga si inserisce negli spazi e l’Udinese va in affanno. Sottil si gioca la carta Pereyra, nonostante il Tucumano non sia al meglio, mentre Gasp si muove nervosamente nell’area tecnica e decide di effettuare i cambi che aveva pensato qualche minuto prima: fuori Boga e Lookman, dentro Pasalic e Muriel, ‘congelati’ vista la fase di crescita dei due esterni ad inizio ripresa. In campo c'è solo la Dea, che continua a spingere ma non riesce a trovare la via della rete. Hojlund non è nella sua serata migliore, Muriel e Pasalic si inseriscono di continuo ma non riescono a concretizzare. L’Udinese capisce il momento e si compatta ancor di più, cercando di fare male in contropiede. Sottil inserisce anche Samardzic e Thauvin, che ha una buona palla per segnare ma spara su Musso. L’assedio Atalanta prosegue: Pasalic ci prova con un colpo da biliardo ma non trova la porta, poi è il turno di Toloi, che gira in porta ma si vede sbarrare la strada da una splendida parata di Silvestri. L'Atalanta è tutta avanti, l'Udinese si ripara in area di rigore e respinge ciò che può. La squadra di Gasp ci prova, ma ancora una volta non è serata: al Gewiss finisce 0-0 e la Dea non riesce ad avvicinare la zona Champions.
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