Udogie piace ma non si muove da Udine. Per il momento…

La Juventus segue il ragazzo italiano dell’Udinese da parecchi mesi. Luci accese su un giocatore in rampa di lancio che ha mostrato, in questo campionato, tante doti che i grandi club apprezzano. Corsa, fisico, buoni piedi, resistenza allo sforzo e anche qualche gol ottenuto con proiezioni offensive di caratura. Sulla fascia mancina scaturisce una forza dirompente e devastante e sa come rubare l’occhio, insomma una sorta di predestinato che ha però bisogno di tante conferme, vista la giovane età: compirà 20 anni a fine novembre. Tanti club importanti sono su di lui, come detto la Juventus, ma anche l’Inter ha incontrato il suo procuratore due settimane fa, oltre a tante altre voci ed interessamenti.

Ci ha pensato però Pierpaolo Marino, direttore dell'area tecnica dell'Udinese, a spiegare le intenzioni della sua società. Sul futuro di Destiny Udogie, ha lanciato parole chiare: "L'Udinese non vende giocatori dopo un anno. Udogie ha molte attenzioni su di sé, ma non ha ancora raggiunto il valore giusto. Sarebbe un errore venderlo sottocosto". Sembrerebbero frasi di circostanza, eppure rientrano nella filosofia del club friulano, ovvero scoprire talenti, eventualmente riscattarli, come è stato fatto con il Verona, metterli in vetrina, farli crescere, attirare le mire dei grandi club e poi cederli a peso d’oro. Inutile stilare la lunghissima lista di giocatori partiti dal capoluogo friulano verso Torino, con destini non sempre fulgidi con la maglia della Vecchia Signora.

La richiesta dell’Udinese è di 20 milioni, le offerte giunte, a oggi, non superano la metà, con Juventus e Inter intenzionate a “bloccare” il giocatore per la stagione 2023/24. Ma la partita resta ampiamente aperta. Le dichiarazioni di Marino sono veritiere, il ragazzo, al momento non si muove da Udine, ma se arrivasse un’offerta folle, chissà. La Juve, se vorrà incidere sul percorso calcistico di Udogie, deve muoversi con grosso anticipo e a fari spenti, facendo partire una trattativa e tentando di assicurarsi una prelazione netta. Questa appare la strada più realistica per osservare e curare, da vicino, la crescita di un esterno sinistro che, indubbiamente, fa gola al sodalizio della Continassa. E che già oggi servirebbe parecchio.