De Ligt doveva essere il nuovo simbolo bianconero, invece...

E' stato il difensore più pagato nella storia del calcio italiano e per questo aveva tutte le carte in regola per diventare uno dei perni della Juve del futuro. Malgrado la giovane età (il 12 agosto festeggerà il suo 23mo compleanno), De Ligt ha una maturità fuori dal comune, molti lo avevano già eletto leader, qualcuno capitan futuro. Dopo sole tre stagioni, invece, l'olandese dirà addio. Salvo clamorosi ribaltoni dell'ultima ora, al momento improbabili. Come spesso accade, il popolo bianconero si divide: da una parte chi si oppone alla cessione, dall'altra coloro che invece ricordano quanto accaduto in passato. In particolare nel 2001 quando fu venduto Zidane e con i soldi incassati fu ricostruita la squadra. Era l'inizio della seconda era Lippi, anche questa vincente.

Situazioni diversi, altri tempi, ma stessa sostanza: la squadra viene davanti a tutto e tutti. Lo ha ribadito qualche giorno fa l'ad Arrivabene, dando una frecciatina al difensore, come avvenne qualche mese fa con Dybala: “Torniamo a parlare di giocatori che seguono i consigli dei procuratori o dei colleghi rispetto a quelli della società. Oggi è impossibile trattenere chi vuole andare via. Però dal tavolo della trattativa bisogna alzarsi tutti e tre soddisfatti”. Tradotto, “vedere moneta dare cammello”. La Juve non pretende i 120 milioni dell'intera clausola rescissoria, ma almeno vuole avvicinarsi a 100. In bilancio il centrale pesa 34 milioni, quindi la cessione produrrebbe un'importante plusvalenza. Il Chelsea resta in pole, ma nelle ultime ore si parla della minaccia Bayern.

Detto dell'aspetto economico, è lecito chiedersi se il triennio bianconero di De Ligt possa essere considerato positivo, o meno. Fermo restando che parliamo di un livello altissimo, probabilmente ci si aspettava di più. Molti pensavano che l'ex Ajax contribuisse in maniera importante ad alzare il livello della squadra. Missione non riuscita. L'andamento delle sue prestazioni è stato altalenante. Non che sia stata colpa sua, però doveva forse prendere in mano la difesa, in previsione della fine della BBC. Attenuanti? Una sicuramente. L'olandese è sbarcato a Torino forse nel momento in cui iniziava la fine della dittatura bianconera, anche se uno scudetto lo ha conquistato. Con Sarri e in una stagione anomala, contrassegnata dall'interruzione del campionato causa Covid. Aspettiamo le prossime ore per capire chi la spunterà tra Chelsea e Bayern. Comunque sia, 2/3 pezzi pregiati potrebbero essere ingaggiati con la vendita di De Ligt. Un giocatore che da possibile simbolo, sta per diventare il bancomat del prossimo mercato.