Di Maria-Milik-Vlahovic, Allegri vai con il trio pesante. In attesa di Chiesa...

Il successo contro il Bologna ha restituito la vittoria dopo un mese nero e qualche certezza ad Allegri, una migliore intesa tra Milik e Vlahovic, ora serve un ulteriore step considerando Di Maria. Arek e Dusan sono andati entrambi in gol nell'ultima gara e in generale la coppia ha firmato il 64% del totale delle reti bianconere. Il feeling deve crescere, ma si sono visti miglioramenti. Negli 80 minuti giocati insieme contro i rossoblu cinque i passaggi tra di loro riusciti, quasi il doppio di quelli accumulati in tutti gli altri match. Le rispettive caratteristiche rendono complementari i due centravanti. Il polacco ama anche arretrare, venire incontro alla palla e di fatto trasformarsi in trequartista al servizio del compagno, non a caso i cinque passaggi di cui sopra li ha fatti lui per il collega di reparto e non viceversa. Il giovane serbo è più propenso ad attaccare la profondità. Servono ulteriori test per aumentare l'ottimismo, ma la strada intrapresa sembra quella giusta.

Ora però Allegri ha un problema, si fa per dire. Con Di Maria (disponibile in Champions mentre sabato deve scontare un altro turno di squalifica) cosa succederà? E' possibile la convivenza tra i tre tenori? Molti addetti ai lavori ne sono convinti, tra questi Capello. Due sono le opzioni. La prima è un classico 4-4-2 in cui il Fideo è esterno destro del centrocampo, con licenza/libertà di accentrarsi (come avvenuto spesso nella prima di campionato contro contro il Sassuolo) per agire di fatto alle spalle delle due punte. Posizione che potrebbe ricoprire stabilmente nell'altra ipotesi, il 4-3-1-2 (vestito tattico non nuovo per Allegri). Sarebbe assicurata una quantità importante di assist per i due centravanti, ma meno inserimenti (peculiarità invece di McKennie) e copertura. Quest'ultimo compito ovviamente spetterebbe al centrocampo. E quando rientrerà Chiesa? Come si dice in questi casi, “meglio abbondare che deficere”.