Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Primo piano
Allegrata, svolta mentale e tifo per la missione rinascitaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 30 settembre 2022, 10:35Primo piano
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Allegrata, svolta mentale e tifo per la missione rinascita

La parentesi per le Nazionali forse è arrivata nel momento giusto, contro il Bologna però è obbligatorio ritrovare la strada della vittoria e per questo servono tre cose: la famosa “allegrata”, crescita mentale e tifo. Sul fronte tattico resta famoso il cambio a gennaio 2017, nella sfida esterna contro la Lazio, quando Max virò sul 4-2-3-1. Altri tempi, giocatori di livello disposti al sacrificio, vedi Mandzukic, fondamentale come Cuadrado ai lati della trequarti, con Dybala al centro. Terminale offensivo un certo Higuain. Questa volta le caratteristiche di alcuni elementi potrebbero spingere Allegri verso il 3-5-2, modulo che da saltuario potrebbe diventare definitivo. Per esempio esalterebbe Bonucci, come abbiamo visto con l'Italia e Bremer, migliore difensore della passata stagione, giocando proprio in una linea a tre nel Toro di Juric.

Kostic trarrebbe beneficio dal centrocampo a 5, in cui, salvo sorprese, ritroveranno posto Locatelli e Rabiot, questa volta ai lati di un regista puro, Paredes. Il Loca all'occorrenza può e deve accentrarsi, trasformandosi in trequartista chiamato ad illuminare gli attaccanti. Già, al plurale perché ormai è scontato scendere in campo con il doppio centravanti. Da una parte Vlahovic, rigenerato dal gol con la Serbia, dall'altra Milik, l'uomo più in forma di tutta la rosa. Per entrambi servono ovviamente gli assist, dal centrocampo e dalle ali. Insomma, piano piano si sta arrivando ad una Juve meno virtuale (per dirla alla Allegri), in attesa dei grandi rientri: Pogba e Chiesa dagli infortuni e Di Maria, out due turni per squalifica.

Tutti i discorsi di natura tecnico-tattica sarebbero però vanificati se la squadra non facesse un drastico salto di qualità sotto l'aspetto motivazionale. Guai ad uscire dalla gara dopo venti minuti, o a deprimersi in caso di svantaggio. Allegri anche in questo deve dare la scossa alla squadra, affinché scenda in campo con un atteggiamento diverso. Magari con l'aiuto di qualche giocatore. Bonucci in primis. Infine il pubblico. Sarebbe auspicabile il tifo durante tutto il match, da tramutare in fischi se il trend restasse lo stesso. Lo Stadium deve tornare ad essere un fortino inespugnabile, il famoso dodicesimo uomo in campo. La Juve ne ha bisogno.