Inchiesta Prisma, ecco cosa hanno scritto i pm: "Contesto criminale di allarmante gravità"
"Un contesto criminale di allarmante gravità, essendosi di fronte a condotte illecite, reiterate e protratte nel tempo, per ben tre esercizi, di indubbio spessore ponderale". A scriverlo i pm della Procura di Torino nella richiesta dell'applicazione delle misure interdittive nei confronti dei tredici indagati, richiesta poi negata dal Gip. A riportarlo è Calcio e Finanza.
"I reati analizzati (…) per le modalità effettive di realizzazione, delineano un’elevata pericolosità soggettiva dei rei, rendendo innegabilmente concreto il pericolo che gli stessi, qualora si presenti l’occasione, continuino a delinquere", si legge. Inoltre i pm scrivono che nelle carte ci sono anche gli "impegni morali che si sono rivelati essere scritture private sottoscritte tra i vertici societari nonché la presenza di una autentica contabilità in nero con riguardo ai rapporti con gli agenti sportivi".