Zauli: “Il progetto Next Gen permette ai ragazzi di crescere molto più rapidamente, sia in campo che nel vivere lo spogliatoio di un top team”

L'ex allenatore della Juventus Next Gen Lamberto Zauli, intervenuto al Next Gen Day, si è fermato a parlare ai microfoni dei giornalisti dopo la chiusura dell'evento: “Sono qui oggi a godermi questa giornata, sono felicissimo dell'invito del direttore Cherubini, perchè per me partecipare a questo evento è molto importante. Ho fatto qui un anno di Primavera e due di Next Gen e per me è stato un grande orgoglio. Ho toccato con mano il grande progetto della Juventus, l'unica che ci ha creduto da anni. Sono straconvinto che questo sia un progetto valido, non entro nel merito dell'aspetto economico ma in quello prettamente tecnico e ho visto una crescita importante di questi ragazzi. Stanno toccando con mano la realtà del grandissimo calcio, spesso anche durante la settimana si allenano con i grandi campioni e questa è una fortuna per questi ragazzi. Sono convinto che questo percorso andrà avanti e lo farà sempre meglio e altri grandi giocatori usciranno fuori.

É qualcosa di importante anche per noi tecnici e per le figure dirigenziali che vivono questo ambiente, personalmente ho imparato tanto lavorando in una società così importante, vivi nella quotidianità la possibilità di avere a disposizione strutture all'avanguardia e di confrontarti con dirigenti top a livello mondiale, ma parlando appunto di dirigenti voglio citare Claudio Chiellini che è cresciuto nella Next Gen. adesso sta facendo grandi cose in Serie B ed ha un futuro roseo davanti. Ho vissuto lo spogliatoio, sono stato anche un ex calciatore, i giovani nella Next Gen crescono molto più rapidamente degli altri non soltanto per quanto riguarda il giocare partite di livello, ma anche a livello di spogliatoio, lavorando anche con giocatori più adulti che gli insegnano a vivere anche questo aspetto della carriera di un calciatore, non soltanto il campo. Abbiamo visto ragazzi uscire dalla Next Gen e riuscire ad entrare da subito nello spogliatoio di una grande squadra e questo è un aspetto importantissimo che non va sottovalutato. Io non credo che il calcio italiano non abbia talenti, serve soltanto più coraggio da parte delle società nel lanciarli”.