Cucchi a RBN: "Juve, no a giudizi preventivi. Il calcio italiano però ha vissuto sopra le sue possibilità"

"Sono stato sconcertato da alcune prese di posizione da parte di colleghi, che hanno espresso opinioni con troppa fretta o antipatia". Così la mitica voce di Tutto il calcio minuto per minuto, il giornalista Riccardo Cucchi, ha parlato a Radio Bianconera delle vicende che vedono coinvolta la Juventus. "C'è una Procura che ha indagato e accumulato prove e ha chiesto rinvio a giudizio. Se verrà concesso, ci sarà un processo. Da questo gli indagati potranno uscire o assolti o colpevoli. Essere oggetto di indagini però non vuol dire essere colpevoli - ha detto a Terzo Tempo -. Tutto quello detto finora è stato ispirato da antipatia o simpatia per la Juventus, non su fatti concreti. No quindi a giudizi preventivi. Se c'è una cosa che non serve nel calcio è l'odio, come in tanti altri settori".

Poi però ha aggiunto: "Sta emergendo però quello che è un problema fortemente sottovalutato, ossia che il calcio italiano ha vissuto sopra le proprie possibilità, spendendo più di quanto poteva spendere. Speriamo il calcio ne esca con una riflessione profonda. Non si può vivere al di sopra delle proprie possibilità e riguarda una buona parte del calcio italiano".

Infine un ricordo che lo lega alla Juventus: "La finale della Coppa dei Campioni all'Olimpico tra Juventus e Ajax era la mia prima finale di Champions come prima voce. E questo mi lega in maniera importante ai tifosi della Juventus. Il ricordo di quella partita, giocata in modo splendido dai bianconeri, che ne ha giocate altre e ne doveva vincere di più, me la porto ancora nel cuore. La ricordo con nostalgia".