De Paola a RBN: "Agnelli-Elkann, la competizione tra i due cugini ha portato al crollo Juve"

"Era Agnelli? Una società che ha vinto tanto, 19 titoli in 9 stagioni, si va a perdere per la 'mancia al cameriere'". Lo ha detto a Radio Bianconera il direttore Paolo De Paola, parlando delle ultime vicende in casa Juve. "Sono cose risibili da un punto di vista economico per la potenza della Juventus - ha detto a Terzo Tempo -. Ricordiamo che la Exor ha un tesoretto di 6,5 miliardi. Questa vicenda la vedo come una competizione interna trai due cugini, con uno che vuole dimostrare che dopo aver vinto tanto, in un delirio di onnipotenza, di poter far passare qualsiasi cosa. Andrea non voleva fare brutta figura con il cugino John, sembra una questione di orgoglio. Il fatto che il primo aumento di capitale sia stato investito non per ripianare i debiti dopo l'acquisto di Higuain ma per comprare Ronaldo è un altro delirio. L'assenza di Marotta è stata una grave perdita, ma lo sfondo della vicenda è questo".

Poi De Paola ha aggiunto: "Nella Juventus del passato c'erano dei riferimenti altissimi, che si sono persi strada facendo. C'è un'ansia da prestazione che parte dal basso e che è arrivato ai due cugini e che ha portato al crollo. Anche Paratici ha cercato di far vedere che era meglio di Marotta e abbiamo visto dove ha portato. Si sono persi di vista dei riferimenti economici ed etici che dovevano essere dei baluardi della Juventus. E' assurdo che la Juventus debba ricorrere a questi mezzucci, lo si lasci ad altri. Non sono cose da Juve. Ora vedremo come andrà a finire la vicenda, in ogni caso le dimissioni in blocco del Cda sono un punto di non ritorno. Una famiglia come gli Agnelli si è persa per due euro".