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Aicardi (pres. piccoli azionisti) a RBN: "E' il Cda che serviva. Possibili cambiamenti nell'area sportiva"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
giovedì 19 gennaio 2023, 20:07Altre notizie
di Daniele Petroselli
per Bianconeranews.it

Aicardi (pres. piccoli azionisti) a RBN: "E' il Cda che serviva. Possibili cambiamenti nell'area sportiva"

Paolo Aicardi, presidente dei piccoli azionisti Juve, ha parlato a Radio Bianconera del post-Cda: "La valutazione è positiva, perché è il Cda che serviva per gestire questo momento storico delicato, serviva un consiglio di altissimo profilo professionale e così è stato. La Juventus ha più di 100 anni di storia, la famiglia Agnelli festeggia i 100 anni di proprietà, non è sempre stato rose e fiori ma ha preso spunto spesso da certi episodi per ripartire più forti. E sono sicuro che sarà così anche stavolta".

"Delisting, cessione o soci in società? Non è arrivata nessuna indicazione, nè sarebbe motivo che arrivasse prima - ha detto a Terzo Tempo -. La società è quotata e deve rispettare le regole del mercato su queste notizie. Sono tre opzioni, qualora dovessero capitare saranno vagliate dall'azionista di maggioranza. Non so se una di queste sia attuale come possibilità. Per la vendita dovrebbe arrivare un'offerta congrua, il delisting è una valutazione finanziaria e tecnica. Sono molto meno possibilista sull'ipotesi socie di minoranza, perché ci dovrebbe essere spazio a livello di azionariato Exor ha quasi il 64%, c'è un fondo che ne ha 11% e poi ci sono 40 mila piccoli azionisti, che essendo tifosi non impazziscono di gioia nel vendere. Delisting auspicabile? Dipende da che possibilità hai. La Borsa è un mercato di capitali, uno sta in Borsa perché ritiene di avere maggiori opportunità sui mercati di capitali e l'azienda possa aumentare di valore. Exor poi è una finanziaria a livello mondiale, non nazionale".

Infine sull'ingresso a breve di una bandiera in società ha detto: "Credo che questo triennio, ma è un'impressione, si chiuderà con questo Cda. Non credo che possa entrare un personaggio con un curriculum sportivo importante. Che poi si chiami Del Piero o Marotta non conta. Nel prossimo triennio è probabile, dipende dall'andamento di questi tre anni. Non sarei stupito se a fine anno nell'area sportiva ci fossero dei cambiamenti. Ho fiducia in Cherubini, ma può darsi che il consiglio voglia rafforzare quest'area e mi aspetto uno o più inserimenti di peso. Magari inserimenti che nel lungo periodo sul campo potrebbero guadagnare i galloni di consigliere. E sarebbe il percorso più corretto".