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La memoria difensiva della Juventus sul caso plusvalenze: "Ricorso inammissibile: non si può essere perseguiti o condannati per un reato per il quale si è già stati giudicati"
Attraverso l'ANSA trapela uno stralcio, quello iniziale, presentato dalla Juventus nella propria memoria difensiva in merito alla richiesta da parte della Procura Federale di riaprire il processo sulle plusvalenze: “Ricorso inammissibile, in ragione dell’assenza, nel caso in esame, dei presupposti applicativi di tale mezzo di impugnazione straordinario - si legge nella nota riportata dall'agenzia di stampa - Nessuno può essere perseguito o condannato penalmente dalla giurisdizione dello stesso Stato per un reato per il quale è già stato assolto o condannato a seguito di una sentenza definitiva conformemente alla legge e alla procedura penale di tale Stato”.
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