Barbano sulla penalizzazione inflitta alla Juve: "Non ha applicato un principio"

La Juventus è improvvisamente precipitata in classifica. Il terzo posto, con trentasette punti all'attivo, ha conosciuto un'improvvisa involuzione: attualmente i bianconeri sono decimi in classifica con ventidue punti. In tal senso, la penalizzazione dei quindici punti ha fatto la sua parte, che rischia di compromettere in maniera definitiva la stagione dei bianconeri. La predetta sentenza, attuata dalla Corte d'Appello Federale nell'ambito dell'inchiesta delle plusvalenze fittizie, ha fatto molto discutere non solo per la sua durezza, ma anche per la sua "esclusività". Solo la Juventus, infatti, ha dovuto attutire la mano pesante dell'istituzione giudiziaria della FIGC, la quale ha assolto le altre società coinvolte. Le motivazioni di tale provvedimento verranno rese note tra una decina di giorni, ma, intanto, c'è chi prova a fare chiarezza in anticipo. Alessandro Barbano ha argomentato il suddetto dispositivo attraverso un fondo, dedicatogli dal Corriere dello Sport, in cui ha battuto le seguenti parole:

"La falsificazione contestata alla Juve consiste nell’aver presentato bilanci che Consob e i suoi stessi revisori hanno ritenuto alterati per non aver applicato un principio contabile (IAS 38 - Attività immateriali) obbligatorio in virtù del suo status di quotata in borsa. Non è un dettaglio formale: sottende un problema sostanziale. Nessuno ha imposto alla Juve di quotarsi, ma da questa posizione discendono vantaggi e obblighi".