Lilian Thuram, il leader difensivo che si riscoprì letale sottoporta

10 novembre 2002. A citare questa data in maniera così fredda, qualsiasi associazione potessimo creare, collimerebbe con il nulla. Per “accenderla” di sensazioni, bisogna introdurre un primo elemento non proprio trascurabile, quando si parla di calcio giocato in Serie A: parliamo di una domenica. Ecco, allora, che qualche connessione in più comincia ad affiorare. Per farla ardere di ricordi, invece, è fondamentale considerare altri due fattori: quella combinazione Delle Alpi-Milan. Un vecchio, nonché grande “teatro calcistico”, e un grande avversario per una grande “classica” della storia pallonara italiana: tutte le generazioni di tifosi della Juventus hanno avuto l’onore e il privilegio di incastonare nella propria memoria sfide biancorossonere di un certo fascino e di alta levatura tecnica, in dote ai protagonisti in campo. E, se ci si rivolge ai sostenitori dei primi anni 2000, che hanno visto quella partita, chiedendoli quale momento particolare non dimenticheranno mai, la risposta sarebbe perfettamente unanime: questi ci rinvierebbero al 21’ minuto di quel primo tempo.

La Juventus conduce il match per 1-0, grazie alla rete di Marco Di Vaio e il Milan si appresta a battere un calcio d’angolo dalla destra con Rivaldo. Il brasiliano appoggia la palla all’indietro per favorire il rimorchio di quel giovane “regista” in erba, qual era Andrea Pirlo, che, forse, commette uno dei pochissimi errori della sua splendida carriera: scatenare uno dei punti di forza della Vecchia Signora, allora allenata da Marcello Lippi. L’autore dell’iniziale vantaggio juventino strappa definitivamente il pallone dai piedi del numero 21 rossonero, favorendo la percussione centrale di capitan Del Piero, che predilige l’eleganza della falcata allo strappo agonistico in sé. Già, perché, da sinistra a destra del vecchio Delle Alpi, avanza prepotente la poderosità atletica di un certo Lilian Thuram, difensore di mestiere. Il suo scatto da centometrista rende quell’azione fulminea. Il controllo in corsa e il diagonale vincente a battere Abbiati non determinano solo il raddoppio di Madama, ma racchiudono una trasformazione unica e inaspettata: quel goal realizzato gli toglie l’etichetta di guardiano della retroguardia e gli affibia quella di goleador implacabile e decisivo. Un’etichetta visibilmente sorprendente per il francese, il quale, nell’esultare, quasi non crede di aver impreziosito la propria esperienza in bianconero con una segnatura all’attivo.

E chissà che tale sensazione euforica non possa essere rivissuta venerdì, 28 gennaio 2022 dalle ore 13:00 ai microfoni di Radio Bianconera. Lo scoccare del programma “Cose di Calcio” segnerà il contemporaneo inizio dell’intervista al Campione del Mondo di Francia ’98, che presenterà il suo libro, intitolato “Il Pensiero Bianco”. Il consiglio a voi, carissimi radioascoltatori, è quello di non bucare l’appuntamento.