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Udinese, meglio senza Witsel: questa maglia è per chi ci crede davvero
ieri alle 17:04Editoriale
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Udinese, meglio senza Witsel: questa maglia è per chi ci crede davvero

Axel Witsel ha detto “no” all’Udinese. E, andando controcorrente rispetto ai tanti che avrebbero voluto il suo arrivo, dico: meglio così.
Non abbiamo bisogno a Udine di giocatori che vedono il Friuli come una tappa di passaggio, come l’ultima fermata prima di appendere le scarpe al chiodo, come un’opzione tra le tante in attesa di qualcosa di meglio. E soprattutto non abbiamo bisogno di chi scende in campo per se stesso e non per la maglia.

Udine non è l’ultima spiaggia. Questa piazza deve essere un trampolino per giovani affamati, per chi sogna di farsi un nome e lasciare un segno, non un rifugio per chi cerca l’ultimo contratto. Il caso Witsel non è isolato: negli ultimi anni abbiamo visto campioni sulla carta come Thauvin, accolti a braccia aperte e riportati in auge, ma pronti a fare le valigie alla prima offerta migliore, dimostrando zero gratitudine verso la piazza.

La ricetta giusta: giovani e leader veri. A Udine bisogna continuare a puntare su ragazzi come Palma o Iker Bravo, che arrivano per provare a fare il salto di qualità. È normale che, una volta diventati “grandi”, prendano altre strade: questo è il ciclo naturale di un club come il nostro. Ma prima di andarsene devono dare tutto, lasciare il segno, far capire che qui hanno messo il cuore.

Accanto a loro servono delle chiocce vere, uomini spogliatoio come Domizzi e Pinzi, come Di Natale, che disse di no alla Juventus per sposare a vita questi colori. Leader che, oltre a dare un contributo in campo, incarnano lo spirito dell’Udinese e lo trasmettono ai più giovani.

Per tutti quelli che non credono abbastanza, che pensano che Udine non sia all’altezza delle loro ambizioni, che arrivano solo “in caso” non ci siano altre offerte… beh, quella è la porta.

La maglia dell’Udinese viene prima di tutto e di tutti. Chi la indossa deve essere pronto a sudarla, a onorarla, a metterla davanti a ogni interesse personale. Gli altri possono restare dove sono.