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CR7-Dybala, questione di feeling. La Juve e gli ultimi giorni di mercato: due fronti aperti, cosa può succedereTUTTO mercato WEB
martedì 14 agosto 2018, 01:45Il punto
di Ivan Cardia
per Tuttojuve.com

CR7-Dybala, questione di feeling. La Juve e gli ultimi giorni di mercato: due fronti aperti, cosa può succedere

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio. Su TuttoMercatoWeb.com

Questione di feeling. Il mercato finisce, il campionato è alle porte, ci dobbiamo ancora rendere conto di quanto sia stata straordinaria questa estate per la Juventus. E di quanto possa essere entusiasmante il futuro. Un assaggio è arrivato a Villar Perosa, vetrina che trasuda storia, anche quella familiare della famiglia Agnelli, ma in fin dei conti ha ragione Vieri: sono gare per mettere 90 minuti nelle gambe, la differenza serve quando arriverà il campionato. E lì saremo pronti ad ammirare quello che stiamo imparando a scoprire.

Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala: questione di feeling, appunto. Fa sempre piacere immaginare che i campioni vadano d’amore e d’accordo, ma in questo caso sembra esserci davvero qualcosa di più. Noi dobbiamo ancora renderci conto appieno di quanto sia stata straordinaria l’estate, Dybala l’ha già fatto. Nell’arArgentina con Messi, alla Juventus con Cristiano Ronaldo: cosa chiedere di più? Il fantasista argentino viene da una stagione interlocutoria: a tratti decisivo, a tratti quasi evanescente. È arrivato un alieno che può mostrargli la strada per l’Olimpo: le pose social fanno bene per le interazioni, ma la sensazione è che la coppia d’assi della Juve sia pronta a suonare uno spartito che ad altri musicisti è precluso.

Dybala ha un nuovo maestro da cui imparare, uno che può insegnargli cosa serve per arrivare al massimo. I sacrifici e la voglia di vincere: la storia calcistica di Cristiano Ronaldo è fatta anche di questo, oltre che di un talento quasi innaturale. Dybala un talento del genere lo ha sempre avuto. Gli manca lo scatto di qualità: lo potrà fare, con la guida del migliore. Ce li gusteremo a breve in campionato, ora chiude il mercato. E viene da chiedersi cosa può succedere di qui alla fine.

Salutati Pjaca e Sturaro, la Juventus potrebbe rimanere anche così. Bene, ciao, potete chiudere l’editoriale. No, non è vero. Perché ci sono due fronti ancora aperti. Quasi chiusi, ma il tempo per le sorprese non è mai finito. Di qui alla fine, gli unici due giocatori a poter rimescolare le carte in tavola sono Alex Sandro e Miralem Pjanic. Per entrambi, la soluzione più probabile è la permanenza. Quasi certa, peraltro. Però, il brasiliano piace a un PSG molto dormiente fin qui. Nel caso i transalpini dovessero svegliarsi, la Juve starebbe già ad ascoltare, con la nuova mission impossible già pronta: Marcelo stuzzica e non poco.

Ancora meno probabile è che parta Pjanic. Per ragioni tattiche, e non solo. Il bosniaco è il vero insostituibile di Allegri, con Bonucci sarà forse sgravato di qualche peso in fase di impostazione, ma il faro resta lui. Il rinnovo è sul tavolo: era già pronto prima, ora mancano pochi giorni perché vi siano le condizioni per la classica fumata bianca. L’unica alternativa resta un assalto del Real Madrid. A cui però la Juventus chiederebbe Modric, e allora l’affare naufragherebbe, salvo sorprese. Due fronti aperti, due permanenze. Non succederà nulla?

Non è detto, perché riecheggiano le parole pronunciate da Pavel Nedved qualche settimana fa. “Non è ancora finito”. Riferite al mercato, in modo più o meno chiaro. La Juve è vigile per la classica operazione last minute. Difficile, non proprio impossibile. Paul Pogba è scontento a Manchester e ha mandato messaggi chiari. Costa troppo? Forse. Il discorso con Adrien Rabiot, poi, potrebbe anche tornare caldo. Vi sarebbe un discorso lista: in Italia la Juve ha ancora un posto, in Europa no perché Spinazzola a livello europeo non è considerato cresciuto in casa. Marchisio, per la cronaca, c’entra poco: una sua partenza non libererebbe alcun posto. Ecco un altro motivo per cui anche nel suo caso la permanenza pare lo scenario più credibile. Spinazzola, però, sarà costretto ai box fino a fine anno: la Juve già in passato ha avuto qualche esclusione eccellente dalla lista Champions, in caso di occasione valuterebbe il da farsi. Altrimenti rimarrebbe così, pronta a farsi ammirare in un campionato che già vive di luce riflessa.